GRAN PREMIO D’AUSTRIA 2017 – ANTEPRIMA

Spielberg, Austria – sutton-images.com

Il Red Bull Ring ha alcune caratteristiche in comune con i circuiti a basso grip che l’hanno preceduto, per l’asfalto liscio e i carichi laterali relativamente contenuti. Al contrario di Azerbaijan, Canada e Monaco, quello di Spielberg è un circuito permanente: una versione ridotta del mitico Osterreichring. Il tracciato ha uno dei tempi sul giro più corti dell’anno, offre uno stile “old school” e si può vedere quasi interamente dall’alto. In Austria verranno utilizzate le tre mescole più morbide tra quelle disponibili nel range Pirelli per Formula 1: P Zero Yellow soft, P Zero Red supersoft e P Zero Purple ultrasoft. Questa scelta promette di essere la più adatta al continuo saliscendi dello Spielberg, fornendo il giusto compromesso tra riscaldamento, performance e resistenza dei pneumatici.

Spielberg, Austria – sutton-images.com

Meno di 70” per un passaggio, la metà a pieno gas: ecco Spielberg

In principio c’era l’aeroporto. Quello di Zeltweg, in fondo ad una valle e con un asfalto notoriamente dissestato. Qui la Formula 1 corse il suo primo GP Austria – gara ufficiale – nel 1964. Fu la prima, e purtroppo unica, vittoria di Lorenzo Bandini con la Scuderia Ferrari. Poi venne l’Oesterreichring, tracciato permanente con un curvone da brivido, dove il mondiale corse fino alla tormentata edizione del 1987. Passarono dieci anni prima che la F1 si riaffacciasse tra le valli della Stiria, su una pista decisamente più corta che in pratica è la stessa di oggi. La gara austriaca è rientrata in calendario nel 2014, con le monoposto ibride. Favorita dai fans per l’atmosfera e la grande visibilità, la pista di Zeltweg (o – più correttamente – Spielberg) è una delle più corte in calendario e la più veloce come tempi di percorrenza. Meno di 70 secondi per coprire un giro, oltre la metà dei quali a pieno gas. Nove curve in tutto, un mix di frenate secche e passaggi veloci, con repentini cambi di pendenza. Le gomme, per questa edizione, saranno le più tenere della gamma: Soft, Supersoft e Ultrasoft. Sempre che non ci sia da ricorrere alle coperture da pioggia: il meteo per il fine settimana è ancora incerto…

 

LE TRE MESCOLE NOMINATE

 

 

IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI

  • L’asfalto è uno dei più lisci della stagione: è stato interamente rifatto nel 2016.
  • Le tre mescole nominate per questa gara sono le stesse dello scorso anno: la strategia potrà essere a una o due soste.
  • Il tempo sarà incerto durante tutto il fine settimana data la posizione geografica del tracciato in mezzo alle montagne.
  • Lo scorso anno si era visto un po’ di graining su pneumatici ultrasoft. È improbabile che questo problema si ripeta con la nuova generazione di pneumatici, come si è visto finora in questa stagione.
  • I primi due settori sono veloci e scorrevoli, mentre l’ultimo settore è più lento e più tecnico.
  • Ci sono molti cambi di elevazione, con alcune difficili frenate in salita che possono favorire errori.

 

GRAN PREMIO DELL’AZERBAIGIAN 2017 – GARA

Baku City Circuit, Baku, Azerbaijan – World Copyright: Glenn Dunbar/LAT Images

RECORD SUL GIRO BATTUTO SU GOMME SUPERSOFT
DI OLTRE TRE SECONDI RISPETTO AL 2016
DANIEL RICCIARDO VINCE UNA GARA CAOTICA
CON LA STRATEGIA DETTATA DA INCIDENTI E INTERRUZIONI

Il Gran Premio dell’Azerbaijan è stato contraddistinto da numerose safety car e da un’interruzione prolungata per bandiera rossa prima di metà gara, per consentire la rimozione di detriti in pista causati da incidenti. Ciò significa che non è stato possibile attuare la strategia a sosta unica che sarebbe stata scelta da tutti i piloti di testa, con i team che hanno dovuto far fronte a circostanze in continua evoluzione. Quasi tutti i piloti hanno cambiato pneumatici una prima volta sotto safety car al 13° giro. Al 22° giro, in regime di bandiera rossa, nuovo cambio di pneumatici: la gara è ripartita con uno sprint di 29 giri, dove tutti i piloti hanno usato pneumatici supersoft per arrivare al traguardo. Daniel Ricciardo ha saputo approfittare della situazione per vincere la gara. Ottima performance per Valtteri Bottas, che è riuscito a rimontare dall’ultima posizione fino ad arrivare secondo, anche lui con gomme supersoft per quasi tutto il GP.

Gara folle, ma Sebastian Vettel estende il vantaggio nel mondiale. Kimi out

Nella gara più incredibile di tutto il mondiale (e forse della storia) Seb Vettel conquista un quarto posto che gli consente di portare a 14 il suo vantaggio in testa alla classifica del mondiale Piloti. Kimi deve purtroppo arrendersi alle conseguenze di un tamponamento al via.

Due curve e già succede di tutto, con Kimi che viene spinto contro il muro a destra quando aveva già passato Bottas all’esterno, mentre la Mercedes rompe l’ala anteriore. Seb si ritrova secondo dietro a Hamilton, mentre anche l’altra Ferrari rimane in gara, quinta. Al nono giro Seb segna il giro veloce, il suo distacco è sotto i 4 secondi. La SF70H di Kimi non è in condizioni perfette, ma il duello Perez-Verstappen davanti a lui gli dà modo di restare in contatto. La Red Bull ha problemi di motore e Iceman guadagna una posizione.

Dodicesimo giro, Kvyat fermo in pista, esce la safety car e Seb si tuffa al box e monta le Soft. Kimi lo imita subito dopo. La neutralizzazione cambia per tutti le strategie, meno preoccupazione per i consumi ma dubbi sulla temperatura delle gomme.

Baku City Circuit, Baku, Azerbaijan – World Copyright: Steven Tee/LAT Images

La corsa riprende al 17esimo passaggio e Seb si difende bene dall’attacco di Perez, mentre Kimi non può fare altrettanto e perde due posizioni. Ma immediatamente dopo torna fuori la safety car: detriti in pista, il deflettore sulla macchina di Kimi ha ceduto del tutto. I piloti dovranno passare dalla corsia box. Hamilton rallenta troppo, Seb quasi gli va addosso (e si arrabbia), mentre al restart Kimi fora la posteriore destra sui rottami della Force India di Perez. E’ l’ennesima interruzione e Raikkonen va ai box. Ma la gomma va a pezzi, il danno aumenta e deve ritirarsi. Poco dopo esce la bandiera rossa. Una lunghissima interruzione, che dà modo ai ragazzi di fare un altro miracolo sulla vettura di Kimi, per rimetterla in pista. Ma l’intervento in “fast lane” per togliere qualcosa di rotto gli costerà un’investigazione. La corsa riparte alle 18:18, mancano 27 giri e Seb stavolta attacca con decisione, difendendosi al contempo da Ricciardo. Il ritmo, rimontate le Supersoft, è serrato.

Non finisce qui. Hamilton deve fermarsi per fissare il poggiatesta nello stesso momento in cui a Seb viene comunicata una penalizzazione di 10” per “guida pericolosa”. Entra ai box e… esce davanti alla Mercedes! Intanto, però, Kimi deve scontare un drive-through per la riparazione in corsia box.

La classifica al giro 36 recita Ricciardo-Stroll-Magnussen-Ocon-Bottas, poi Seb e Hamilton in piena lotta. Vettel si libera di Magnussen ed è quinto. Poi passa Ocon alla staccata di curva 1 e per un giro mette la Force India fra sé e l’inseguitore. Poi inizia a martellare nei tempi parziali e segna il giro veloce al 45esimo passaggio. Tre giri dopo, Kimi si arrende ai box, congratulandosi con i meccanici. “Grande lavoro lo stesso”.

L’ultimo giro non finisce mai. Sul filo di lana, Sebastian resiste. Un quarto posto che è quasi una vittoria.

Maurizio Arrivabene commenta la gara:

“Credo che quanto è successo oggi sia sotto gli occhi di tutti, a iniziare dall’episodio al primo giro, con Kimi spinto contro le barriere, per passare a quanto accaduto a Sebastian nel giro di ripartenza della safety car. Non è da noi entrare in polemiche, ma mi sembra di poter dire che certe decisioni, nel dubbio, non risultano mai favorevoli al nostro team. Ci siamo battuti, anche se i fatti non ci hanno dato ragione. La macchina c’è e oggi in gara lo si vedeva. La squadra ha dimostrato la sua forza, dal cambio del motore sulla monoposto di Seb di sabato al lavoro sulla macchina di Kimi durante l’interruzione della gara, rimettendolo in pista nonostante i danni subiti. Questa è la Ferrari: parliamo poco, ma lavoriamo. Inizieremo da subito a farlo in vista del GP Austria, con ancora più determinazione di prima per le dodici gare che rimangono.”

GRAN PREMIO DELL’AZERBAIGIAN 2017 – QUALIFICHE

LEWIS HAMILTON CONQUISTA LA POLE POSITION SU SUPERSOFT
E FIRMA IL NUOVO GIRO RECORD A BAKU
DA INIZIO A FINE QUALIFICHE USATI SOLO PNEUMATICI SUPERSOFT
STRATEGIA A SOSTA UNICA LA PIÙ PROBABILE PER LA GARA
CON USURA E DEGRADO AL MINIMO SU TUTTE LE MESCOLE

Lewis Hamilton ha firmato il nuovo record del circuito cittadino di Baku grazie al tempo di 1m40.593s (oltre due secondi inferiore rispetto alla pole del 2016) ottenuto con pneumatici P Zero Red supersoft. Tutti i piloti hanno montato solo pneumatici supersoft dall’inizio alla fine delle qualifiche, con Hamilton che ne ha utilizzato un set nuovo in Q1 e Q2, prima di usare due set nel Q3. L’ultima sessione di qualifiche è stata interrotta da una bandiera rossa a tre minuti e mezzo dal termine, con Hamilton che ha conquistato la pole proprio nel rush finale disputato contro i principali avversari. Le temperature asfalto alla fine del Q3 erano inferiori di circa 10 gradi rispetto all’iniziodella sessione, con i piloti che hanno tratto vantaggio anche dalla pista più gommata dalle sessioni precedenti. La strategia più probabile per la gara è a sosta unica, anche se potrà essere influenzata dall’ingresso della safety car.

KIMI RÄIKKÖNEN PRECEDE SEBASTIAN VETTEL
Al termine della sessione di qualifiche disputata oggi sul circuito azero, Kimi Raikkonen ha ottenuto il terzo tempo finale con il crono di 1:41.693 . Il compagno di squadra tedesco, Sebastian Vettel, ha il quarto miglior crono (1:41.841). Gran lavoro dei meccanici ai box per approntare la SF70H di Sebastian Vettel in tempo per la sessione, dopo il problema idraulico manifestatosi nelle libere. Per la qualifica la Scuderia Ferrari ha utilizzato solo set di pneumatici Supersoft per entrambi i piloti.

I piloti della Scuderia Ferrari hanno ottenuto la seconda fila sulla griglia di partenza per il Gran Premio dell’Azerbaijan di domani, dopo una terza sessione di prove libere movimentata che ha visto i nostri meccanici fare un grandissimo lavoro sulla vettura di Seb, cambiando il motore per precauzione dopo un problema idraulico.

 

Kimi ha ottenuto la terza posizione e ha così commentato:

“Il tema principale del weekend è stato quello di far funzionare bene le gomme ed oggi abbiamo avuto qualche difficoltà in più rispetto a ieri. Se riesci a farle lavorare al 100% su di un giro vai forte, ma oggi non è andata sempre così. Quando riuscivamo a farlo, la macchina andava bene, ma questa sensazione cambiava di giro in giro e da un set all’altro. Non mi sentivo sicuro a spingere nella prima curva. Era facile scivolare o commettere un piccolo errore. Ero sempre al limite della prestazione, ma all’ultimo giro è andata meglio. La terza posizione non è così male e la accetto con piacere. Credo che abbiamo fatto il massimo che potevamo. In gara, con più giri, le gomme dovrebbero lavorare meglio. Sono fiducioso che domani potremo essere più vicini ai nostri avversari”.

 

Sebastian non ha cercato scuse, pur in una giornata difficile:

“Il risultato è abbastanza buono, ma ovviamente non sono del tutto contento e le qualifiche non hanno aiutato. Non ho scuse, avrei potuto fare di meglio. Credo di aver preso il ritmo alla fine, ma non sono riuscito a fare tutto giusto. Non siamo stati abbastanza veloci ma domani credo che avremo qualche buona chance. In gara la nostra macchina è forte e lo è stata anche ieri nelle simulazioni sulla distanza. Vediamo come andrà. Ho iniziato la mia sessione un po’ a rilento, poi a partire dalla Q2 penso di aver avuto la macchina sotto controllo. Ma la Q3 non è andata benissimo. Sono stato costretto a fermarmi alla fine della pit-lane quando è uscita la bandiera rossa e le gomme si sono raffreddate. Domani, comunque, potrebbe essere un’altra storia”.

 

MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING DI PIRELLI
“Le qualifiche sono andate come previsto, con una pista più gommata e temperature asfalto in calo durante la sessione. La maggior parte dei team ha effettuato un giro di uscita dai box, più un ulteriore giro di riscaldamento prima di registrare i migliori tempi, ma ciò non è stato possibile dopo la bandiera rossa alla fine del Q3. Tuttavia i giri più veloci sono arrivati proprio nello sprint finale. Guardando alla gara, è chiaro che usura e degrado sono molto bassi, anche su pneumatici supersoft; per questo motivo ci aspettiamo una strategia a sosta unica, con i piloti che sfrutteranno il più possibile i pneumatici supersoft. La gara potrebbe vedere l’ingresso della safety car o che si verifichino incidenti: i team dovranno essere in grado di trarre vantaggio da circostanze in continua evoluzione.”

GRAN PREMIO DELL’AZERBAIGIAN 2017 – PROVE LIBERE

GIORNATA CARATTERIZZATA DA ASFALTO SCIVOLOSO IN FP1
E TEMPERATURE PIÙ BASSE IN FP2
CIRCA UN SECONDO AL GIRO TRA SOFT E SUPERSOFT
SU UN ASFALTO IN RAPIDA EVOLUZIONE
IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA IL RISCALDAMENTO DEI PNEUMATICI ANTERIORI E POSTERIORI È LA CHIAVE PER AVERE GIRI VELOCI A BAKU

Il primo giorno di prove sul circuito di Baku è sempre interessante. I piloti utilizzano molto le vie di fuga… e si addestrano all’uso della retromarcia. Il compromesso tra le zone veloci e quelle tortuose stanno a significare che nel secondo caso i piloti devono fare affidamento al grip meccanico, che è sempre relativo al venerdì. Scelte diverse di assetto hanno comunque prodotto una tabella dei tempi ravvicinata. Kimi ha terminato la sessione in quarta posizione con un tempo di 1:43.489, mentre Seb ha registrato un miglior crono di 1:43.615 (quinto). Le simulazioni di gara sono anche più incoraggianti per i piloti della Scuderia Ferrari, i quali guardano già avanti alla sessione di prove e alle qualifiche di domani.

Kimi ha commentato: “La parte più impegnativa della giornata è stata far lavorare le gomme per portarle alla giusta temperatura. Ovviamente, quando gli pneumatici non rendono al 100%, diventa un po’ difficile in pista. La macchina va bene ma dobbiamo lavorare su questo punto. Se riesci a farlo, tutto diventa più facile”.

I commenti di Seb rispecchiano quello che è stato un giorno di apprendimento: ”Nel pomeriggio abbiamo provato alcune cose ma credo sia difficile trovare il ritmo qui visto che il circuito non è così facile. Credo di non essere stato il solo a usare le vie di fuga. Ad ogni modo domani è un altro giorno e credo che siamo molto vicini. La Red Bull è molto veloce ed oggi lo è stata non per un solo giro ma per entrambe le sessioni. Comunque, sono stato contento del lavoro fatto in generale. Il rettilineo qui è molto lungo, per cui sere velocità. Forse dovremo provare un paio di altre cose anche domani”.

GRAN PREMIO DELL’AZERBAIGIAN 2017 – ANTEPRIMA

Baku City Circuit, Baku, Azerbaijan – World Copyright: Glenn Dunbar/LAT Images

E’ il più “giovane” dei circuiti in calendario e il secondo per lunghezza dopo Spa, con i suoi 6003 metri. Ma è anche uno dei tracciati più strani di questo calendario di Formula 1. Una pista cittadina nel centro di Baku, la capitale dell’Azerbaijan, che però vanta un tratto quasi rettilineo di 2,1 Km, oltre un terzo dello sviluppo totale, da percorrere a pieno gas. Qui l’anno scorso venne registrata una velocità di punta di oltre 378 Kmh. Quest’anno le monoposto di F1 difficilmente raggiungeranno tali valori, per via del maggior carico e delle ruote più larghe. Ma trovare l’assetto giusto a Baku sarà sempre un esercizio difficile per piloti e ingegneri, che nel decidere il livello di carico aerodinamico ottimale devono bilanciare le esigenze del tratto più lento con la necessità di correre sul dritto. Un circuito così mette a dura prova anche la trazione, nelle curve più guidate: ed è impegnativo anche per il recupero di energia. Le avanguardie di Scuderia Ferrari sono arrivate già nel fine settimana nella capitale sulle rive del Mar Caspio. Una città che – proprio come il suo circuito – ha due facce: una dinamica e moderna, l’altra più storica e intima. Il meteo annuncia giornate di sole, con temperature meno soffocanti di quelle italiane di questi giorni. Le gomme scelte da Pirelli sono a mescola Medium, Soft e Supersoft (qui il degrado è maggiore che a Monaco o Montréal). Seb Vettel e Kimi Raikkonen hanno fatto la stessa scelta di pneumatici: un set a banda bianca, quattro a banda gialla e otto delle mescole più tenere, contraddistinte dalla fascia rossa. L’anno scorso Seb conquistò il secondo posto, mentre Kimi perse il podio per una penalizzazione. La pole 2016 fu di 1’42”758 e ci si aspetta che questo limite venga abbassato sensibilmente.

 

LE TRE MESCOLE NOMINATE

La Formula 1 fa tappa in Azerbaijan, con il prossimo Gran Premio in programma sul circuito cittadino di Baku, il più recente introdotto nel calendario e sul quale i Team hanno il minor numero di informazioni, avendovi gareggiato soltanto lo scorso anno. Da allora sono cambiati sia il regolamento tecnico che le caratteristiche dei pneumatici, quindi la gara in Azerbaijan si presenta ancora più come un’incognita. Le mescole nominate per il circuito cittadino più lungo e veloce dell’anno sono P Zero White medium, P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft: le stesse soluzioni già scelte qui nel 2016 e viste in pista l’ultima volta in Bahrain.

 

 

GRAN PREMIO DEL CANADA 2017 – GARA

Circuit Gilles Villeneuve, Montreal, Canada – World Copyright: Steven Tee/LAT Images

LEWIS HAMILTON DOMINA SU MERCEDES A MONTRÉAL
CON UNA STRATEGIA A UNA SOSTA ULTRASOFT-SUPERSOFT

AMPIA VARIETÀ DI STRATEGIE ADOTTATE: DUE SOSTE PER I PILOTI FERRARI PER UN FINALE IN VOLATA

USURA E DEGRADO LIMITATI SU TUTTE LE MESCOLE, CON ALCUNI STINT MOLTO LUNGHI AIUTATI DALLE SAFETY CAR INIZIALI

Lewis Hamilton ha conquistato su Mercedes il Gran Premio del Canada con una sola sosta da ultrasoft a supersoft, in una gara caratterizzata da numerose strategie. Anche gli altri due piloti a podio hanno effettuato un solo pit stop, optando entrambi per pneumatici soft nel secondo stint.

Circuit Gilles Villeneuve, Montreal, Canada – World Copyright: Steven Tee/LAT Images

Hamilton ha completato un primo stint più lungo su ultrasoft e ciò gli ha permesso di effettuare la sosta senza perdere il comando della corsa. Ferrari ha adottato una diversa strategia a due soste, in modo da completare la gara su pneumatici ultrasoft più veloci per recuperare posizioni nel finale. In particolare, per Sebastian Vettel la strategia è stata influenzata dal danneggiamento dell’ala anteriore a inizio gara. Tutti i piloti sono partiti su pneumatici ultrasoft, eccetto Kevin Magnussen con la Haas e Pascal Wehrlein su Sauber.

Circuit Gilles Villeneuve, Montreal, Canada – World Copyright: Glenn Dunbar/LAT Images

 

Seb quarto, Kimi settimo in un GP tutto da ricostruire per la Scuderia

Il Gran Premio più difficile di quest’anno  per la Scuderia Ferrari, finisce con un quarto e un settimo posto per Seb e Kimi. Visto come si era messa al primo giro, con due vetture danneggiate e un muso da cambiare, una strategia da ricostruire, sorpassi in pista da effettuare, è una dimostrazione di coraggio e determinazione per piloti e squadra. Sebastian resta in testa al mondiale Piloti con 141 punti, tredici in più di Hamilton.

Raffiche di vento, polvere in pista, persino qualche nube nera ma innocua accrescono la tensione prima del via. Lo scatto fulminante di Verstappen costringe Seb, partito benissimo, ad alzare il piede. SI ritrova quarto, ma dietro la collisione Massa-Sainz fa subito uscire la safety car. La manovra di Max ha danneggiato la paratia destra dell’ala anteriore di Sebastian, c’è il rischio di un cedimento e durante la neutralizzazione si decide la sostituzione del musetto e delle gomme, passando alle Supersoft. Purtroppo non è l’unico danno per la SF70H, che perde carico per un problema al fondo scocca. Kimi intanto ha perso terreno nel duello con Ricciardo e si ritrova sesto: uscendo sull’erba ha rovinato anche lui qualcosa.

Verstappen si ferma in pista alla curva 3 ed “esce” un’altra safety, stavolta virtuale. La gara riprende al giro 14 e quattodicesimo è anche Seb, che si libera subito di Grosjean. Al giro 18 Kimi, che sta avendo una gara complicata, va ai box e monta le gomme a banda rossa, mentre Seb è già 11esimo. Passa anche Hulkenberg ed entra in zona punti, quindi attacca e supera Stroll alla chicane. Kimi si libera di Alonso ed è sesto, due posizioni indietro c’è già Sebastian che vince il duello con Magnussen, poi con Fernando.

Non è facile, con due vetture danneggiate: al 42esimo passaggio fermiamo Kimi ai box per gomme nuove, le velocissime Ultrasoft. Seb resta fuori fino al giro 50, liberandosi dal traffico davanti, ma dovrà ricostruire ancora la sua gara con le gomme viola, che stanno facendo volare Kimi. Inizia a demolire i tempi sul giro, scende sotto 1’15” quando mancano 10 giri. Scavalca Kimi che accusa un problema sul controllo di frenata. All’inizio del 66esimo giro Seb fa il miracolo, rischiando tutto contro Ocon che può anche lui usare il DRS. Mette Perez nel mirino e lo infila all’inizio del penultimo passaggio. La sua gara finisce ai piedi del podio, Kimi porta la sua #7 ferita al settimo posto. “Grazie ragazzi” è il primo commento di Maurizio. Ci sta tutto.

 

SEBASTIAN VETTEL:

“Penso di non essere partito troppo bene, ma nemmeno particolarmente male. La macchina era buona e penso fosse chiaro che oggi avremmo dovuto fare meglio del quarto posto, ma ormai è andata così. Nel complesso sappiamo di avere una macchina forte. Riguardando la partenza, direi che io e Valtteri abbiamo cercato l’interno della curva quando è arrivato Max, ma sono cose che succedono. Poi, con la safety car in pista, non mi ero reso conto che il danno all’ala anteriore fosse grave come era in realtà: ce ne siamo accorti solo riaccelerando. Ulteriori danni ci sono stati ad altre parti della vettura, difficile dire quanto mi siano costati in termini di tempo sul giro, ma non “sentivo” la stessa macchina dei primi due giorni. Tuttavia il passo non era male e avrei voluto che la gara durasse qualche giro in più per finire sul podio qui il trofeo è così bello… Era il mio obiettivo e l’ho mancato, ma stiamo crescendo come squadra.”

 

KIMI RAIKKÖNEN:

“Alla partenza ho avuto problemi di pattinamento alle gomme e per questo ho perso qualche posizione. Da quel momento la mia gara non è stata facile; nei primi giri ho fatto molta fatica, non era facile sorpassare. Abbiamo deciso a quel punto di cambiare strategia e passare a due soste, per cercare una maggiore prestazione con gomme fresche. Stavamo andando bene e ci apprestavamo a riprendere le vetture davanti, ma un problema ai freni ci ha impedito di sfruttare il vantaggio di prestazione. Negli ultimi dieci giri ero praticamente senza freni; è un vero peccato, ma almeno siamo riusciti a portare a casa la macchina e prendere qualche punto. Non è stata una giornata facile, ma ogni tanto va così. Se questa è la nostra giornata negativa, dobbiamo prenderla com’è e andare oltre.”

 

 

MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING DI PIRELLI
“Oggi il clima era più ventilato rispetto al resto del weekend, e la gara ha visto alcune safety car nei primi giri. Questi fattori hanno aggiunto molte variabili nel calcolo delle strategie, e per questo abbiamo visto i team utilizzarne diverse per ottimizzare le varie circostanze. Lewis Hamilton ha effettuato con le ultrasoft un primo stint lungo che gli ha consentito di completare poi la gara con pneumatici supersoft: la stessa strategia adottata anche dalle Force India nella lotta per il podio. Ferrari ha reagito alla prima sosta anticipata di Vettel con una strategia su due soste per recuperare posizioni alla fine.”

GRAN PREMIO DEL CANADA 2017 – QUALIFICHE

Circuit Gilles Villeneuve, Montreal, Canada – World Copyright: Andy Hone/LAT Images

LEWIS HAMILTON CONQUISTA LA POLE POSITION SU ULTRASOFT
E FIRMA IL NUOVO GIRO RECORD A MONTRÉAL

FERRARI UNICO TEAM A SUPERARE IL Q1
USANDO SOLO PNEUMATICI SUPERSOFT

LA STRATEGIA PIÙ VELOCE IN GARA È A UNA SOLA SOSTA

Lewis Hamilton su Mercedes conquista la pole position nel Gran Premio del Canada e firma il nuovo record del circuito di Montréal con P Zero Purple ultrasoft. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen si sono qualificati secondo e quarto: i due piloti della Ferrari hanno superato il Q1 utilizzando solo pneumatici supersoft, che rispetto agli ultrasoft sono più lenti di quasi un secondo al giro. Condizioni ambientali con caldo e asciutto nelle qualifiche, con i piloti che hanno usato solo pneumatici ultrasoft dal Q2 in poi. Si prevede che la maggior parte dei piloti opterà per una sola sosta in gara.

L’evoluzione del tracciato è proseguita durante le qualifiche.

 

MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING  DI PIRELLI

“Oggi è stato stabilito il nuovo record del circuito di Montréal, che migliora la pole position dello scorso anno di oltre 1,3 secondi: una differenza notevole, ottenuta soprattutto grazie alle doti di trazione, visto che questo circuito presenta poche curve. È stata una sessione molto combattuta, con tempi vicini così come si era visto in FP3. La sfida a Montréal consiste nel far lavorare correttamente e in contemporanea i pneumatici anteriori e quelli posteriori, perché questi sono normalmente i più sfruttati. Su questo circuito la pole position non garantisce un vantaggio molto rilevante, quindi per la gara rimangono aperte parecchie prospettive.”

 

COME SI SONO COMPORTATI I PNEUMATICI

PRIMA FILA PER LA FERRARI A MONTREAL!

 

Sebastian Vettel ha il secondo tempo, Kimi Raikkönen il 4°

Montreal – Al termine della sessione di qualificazione disputata oggi sul circuito canadese di Montreal, la Ferrari di Sebastian Vettel si è posizionata sulla prima fila della griglia di partenza per la gara di domani ottenendo la seconda posizione. Un divario di +0,330 lo ha distanziato dalla pole di Lewis Hamilton (1:11.459). Kimi Raikkonen ha ottenuto il quarto tempo finale con il crono di 1:12.252.

Entrambi i piloti Ferrari, certi che in gara andrà meglio

Dopo aver conquistato la prima e la seconda fila sulla griglia di partenza del Gran Premio del Canada, i piloti della Scuderia Ferrari riflettono sulla loro prestazione. Seb, che partirà dalla seconda posizione, commenta così: “Non sono stato molto contento del mio ultimo tentativo in Q3. Sapevamo di dover affrontare un avversario molto duro, ma avremmo potuto essere più vicini. Avremmo anche potuto essere d’avanti, ma Lewis ha fatto un ottimo lavoro oggi. Io ho perso il controllo della macchina nella seconda curva e da lì sapevo che avrei dovuto cercare di recuperare. La macchina andava bene e nella sessione del mattino ero contento. Essere in prima fila ti dà comunque la possibilità di fare una buona partenza. Non vedo l’ora che arrivi domani, sono sicuro che saremo molto vicini. Questa è una bella pista e anche l’anno scorso è stata una bella gara”. Kimi non nasconde di aver commesso qualche errore: “Oggi è stata difficile: qualsiasi sia la ragione, ieri eravamo più a nostro agio. La macchina si comportava bene, ma abbiamo fatto fatica a far lavorare le gomme come volevamo; c’era molto potenziale nella monoposto ma non ho guidato molto bene e non sono riuscito a mettere insieme un buon giro. Il mio ultimo tentativo è andato proprio male. Ho commesso errori nella prima e seconda curva e ne ho pagato il prezzo. Domani dovrebbe essere un’altra storia. Sarà una gara lunga e ovviamente tutto può succedere; qui non si sa mai. E’ uno di quei posti in cui le cose possono cambiare molto rapidamente. Cercheremo di fare le scelte migliori; dovremmo essere veloci, vedremo.”

GRAN PREMIO DEL CANADA 2017 – ANTEPRIMA

Montreal, una pista tutta particolare. Non solo per la storia

Il Canada ha avuto tre circuiti famosi per il Gran Premio di F1, la cui prima edizione risale a cinquant’anni fa. Il “Gilles Villeneuve” è l’ultimo in ordine di apparizione, dopo Mosport e Mont-Tremblant, ma anche il più conosciuto. Fu realizzato sull’Ile di Notre Dame lungo il bacino olimpico nel 1976 e la prima edizione del GP si corse due anni dopo. Vinse la Ferrari di Gilles Villeneuve, e pochi anni dopo l’impianto fu dedicato alla sua memoria. A pochi chilometri di distanza, Gilles aveva una casa, una villetta in legno dipinta di bianco. Ma aveva abitato anche in una roulotte poco distante.

A Montréal, la Scuderia Ferrari è “di casa”. La trasferta transoceanica che spezza la stagione europea è vissuta volentieri da tutta la squadra, il capoluogo del Québec è sempre accogliente e ospita una comunità italiana di oltre duecentomila persone. Da Montecarlo al “Gilles Villeneuve” la distanza è grande e non solo in senso geografico: il tracciato, con i suoi 4361 metri, è uno dei più corti del Mondiale ma è anche molto veloce: una successione di rettilinei inframezzati da tornanti e chicanes. I consumi e la potenza del motore, ma anche la trazione per uscire bene dalle curve lente, sono i temi tecnici di una gara tutta particolare. Le caratteristiche dell’asfalto incoraggiano l’uso delle mescole di pneumatici più tenere della gamma. Seb Vettel e Kimi Raikkonen avranno ciascuno un solo set di Soft, tre di Supersoft e nove di Ultrasoft. Il meteo è previsto asciutto per qualifiche e gara, con temperature che non dovrebbero superare i 24 gradi.

“UNA VITTORIA STORICA PER UNA GARA STORICA”

Fotographia: Vincent Marre

Sebastian Vettel davanti a Kimi Raikkonen nel trionfo Ferrari a Montecarlo. Per la Scuderia è il 227esimo successo nel mondiale, per Seb il 44esimo in carriera e il sesto con la Rossa. Vettel conduce il mondiale con 129 punti, Kimi è quarto a quota 67. Per la Scuderia è l’82esima doppietta.

Come sempre a Monaco, a pochi minuti dal via, la pista è piena e i cuori anche. Ogni sorta di aspettative, emozioni, timori (“controlla il cerchio, sembra che il pilota abbia sfiorato la barriera…”) prima che si formi una griglia di partenza che in cima è tutta rossa. Tanto, forse tutto si può decidere nei pochi secondi fra la linea di partenza e la staccata di S.te Devote.

Fotographia: Vincent Marre

Ma in realtà è la partenza più “normale”, la più desiderata, quando hai due macchine in prima fila. Kimi scatta bene dalla pole, sul lato destro della pista, tirandosi dietro Seb che resiste alla Mercedes. Le due SF70H allungano già un po’ su Bottas, Verstappen e Ricciardo. Il caldo renderebbe difficile comunque seguire un’altra monoposto da vicino, per paura di surriscaldamenti. Seb segue Kimi a circa 1”4 in questa fase, ma le Rosse iniziano già a forzare il ritmo, girando sull’1’17” basso. Le strategie di base sono semplici: un solo cambio gomme poco prima di metà gara, per passare dalle Ultra alle Supersoft: meglio quindi costruirsi da subito un piccolo vantaggio. A un sesto di gara, tra le due Ferrari ci sono poco più di due secondi, mentre Bottas perde terreno. Un po’ di animazione arriva al giro 15: miglior tempo per Sebastian, 1’16”197.

Fotographia: Vincent Marre

Al passaggio successivo, il retrotreno della Renault di Hulkenberg inizia a fumare nella discesa verso il Mirabeau. Nella postazione, gli ingegneri si attivano subito in caso di safety car, ma c’è solo bandiera gialla. La voce impassibile di Diego Ioverno scandisce le possibili procedure. Con le luci gialle, Bottas ha rallentato meno delle Ferrari e adesso è a cinque secondi da Seb, che a sua volta si è avvicinato a Kimi. Ventiseiesimo giro, siamo già in zona doppiaggi. Per passare Button e Wehrlein, in lotta fra loro, Kimi perde tempo. Passa anche Seb, ma Bottas ha recuperato quattro secondi. Il duo rosso reagisce con prontezza. Al giro 32 la Red Bull apre le danze col pit-stop di Verstappen. Un giro dopo tocca a Bottas. Subito dopo la Ferrari si protegge cambiando – come previsto – le gomme a Kimi.

Fotographia: Vincent Marre

Seb si trova così in testa davanti a Ricciardo che spinge furiosamente, lotta con Seb a colpi di migliori parziali. Il miglior giro di Vettel, 1’15”587, dà un’idea del potenziale Ferrari. Ricciardo va ai box a metà gara e Seb continua a forzare, preparando il suo pit-stop alla fine del 39esimo giro. In uscita se la vedrà con Kimi: e la manovra riesce.

A Montecarlo questo di solito vuol dire che, per cambiare qualcosa al vertice, servono grosse sorprese. Seb continua a tirare, mentre Kimi si tiene dietro Ricciardo. Ed ecco l’imprevisto: mancano 18 giri e Wehrlein, urtato da Button, si pianta al Portier, con la Sauber ribaltata a 90 gradi contro le barriere.

Fotographia: Vincent Marre

Esce la safety car, distacchi azzerati quando il leader aveva 12” su Raikkonen. Seb si informa via radio, gli dicono che Pascal è incolume. L’interruzione è lunga, la SC rientra a 12 giri dalla fine. La gara si riapre. Si rilanciano bene le due Ferrari, mentre dietro è bagarre e Vandoorne va a sbattere a Sainte Devote. Poi, le emozioni sono quasi finite. Ne resta solo una: quella del traguardo. La più bella di tutte.