La Ferrari arriva dalle ultime due gare in cui ha ottenuto grandi soddisfazioni e prestazioni molto confortanti per il futuro. La pista di Suzuka, però, sulla carta non è tra le favorite per la Scuderia del Cavallino a causa del basso carico aerodinamico e della possibilità di vento, con cui la SF-23 non va molto daccordo. Sentiamo la voce dei piloti nelle interviste del giovedì.
Charles Leclerc: “Non so come proseguirà lo sviluppo dopo le ultime gare, a Monza ci aspettavamo di essere veloci mentre a Singapore no, quindi spero che anche qui ci possa essere una bella sorpresa e di essere competitivi così come eravamo a Singapore, ma non sono sicuro. Quest’anno è veramente difficile comprendere. La Red Bull, ad esempio, è stata estremamente competitiva tutto l’anno tranne che a Singapore, ma anche altri team sono stati inconsistenti, quindi è molto difficile da capire come andranno le cose qui. In generale la mia stagione è stata meno competitiva rispetto a quella precedente, mi sento un po’ meno a mio agio su questa macchina rispetto a quella dell’anno scorso, in cui era più facile gestire il sottosterzo. Quest’anno è più difficile ma lo sappiamo e stiamo lavorando per poter migliorare, anche se c’è bisogno di tempo. Per ora dobbiamo programmare il setup anche sulla base di questo, che non è del tutto semplice. Carlos si trova meglio a gestire il sottosterzo mentre io il sovrasterzo.”
Carlos Sainz: “Abbiamo avuto una serata di festeggiamenti, perché tutta la squadra se la meritava, ma poi abbiamo subito iniziato a pensare a questa gara: Suzuka è uno dei miei circuiti preferiti, anche se non credo che per noi questo sarà un weekend in discesa. La pista presenta curve da alta velocità e si gira con un carico aerodinamico medio basso, che spesso ha messo in evidenza alcuni limiti della SF-23, inoltre qui c’è spesso il vento, che non è amico della nostra monoposto, che si è rivelata molto sensibile nei comportamenti al suo variare. Nelle ultime gare abbiamo però imparato parecchie cose su come massimizzare il potenziale del pacchetto a nostra disposizione e sono fiducioso che riusciremo a farlo anche qui. A quel punto guarderemo la classifica e sapremo qual è il nostro livello di competitività. Amo il Giappone innanzitutto per le persone, gli appassionati sono tantissimi e ce la mettono tutta per farti arrivare il loro affetto, poi le città sono bellissime e la cucina è qualcosa di straordinario.”
Elisa Goldoni
Crediti fotografici: Media Ferrari