I FERRARISTI NELLE INTERVISTE AD AUSTIN

Charles Leclerc e Carlos Sainz stanno per affrontare un fine settimana su una pista non favorevole per la Ferrari, almeno sulla carta. Il pilota monegasco è alla gara numero 100 con la Scuderia del Cavallino Rampante ma non aveva fatto questo calcolo ed il casco per l’occasione non è celebrativo in tal senso. Queste le parole dei due piloti nelle interviste del giovedì.

Charles Leclerc: “Il casco è verde come la speranza, sto cantando una canzone di Morandi che parla di un prato verde dove nascono speranze…Ecco il motivo per cui ho scelto questo casco, non sapevo assolutamente fosse il mio centesimo Gran Premio con la Ferrari. Speranze per il futuro, ecco il senso non voluto di questo casco. Losail era una delle piste peggiori per noi, per le caratteristiche e le condizioni climatiche. Spero che ad Austin possa andare meglio. In questo fine settimana tutto dipenderà dalle prime prove libere perché dovremo trovare subito l’assetto e dopo non si potrà modificare la vettura. Non potremo sbagliare nessuna scelta. Chiaramente in questo tracciato ci sarà bisogno dell’alta velocità e della fiducia necessaria per tenere giù il pedale, che dovremo costruire nelle prove libere. Nelle ultime gare, devo ammetterlo, abbiamo sofferto tanto le curve a media e bassa velocità. Ci concentreremo su questo aspetto nell’assetto della monoposto qui in Texas.”

Carlos Sainz: “Ho dovuto recuperare a livello mentale dopo il Qatar, dove non ho corso. Qui siamo stati a New York per un evento, mi è piaciuta molto l’atmosfera. Ora sono pronto a concentrarmi per Austin e tornare in pista. A Losail pensavo sempre a cosa avrei fatto in pista, poi mi sono reso conto che non ne valeva la pena per la frustrazione. È andata così. Sono stato uno spettatore interessato, guardavo gli altri correre e cercavo di capire se avrei fatto le stesse scelte di chi stava correndo. Poi mi sono reso conto che non ne valeva la pena, mi sarei solo fatto del male ed era davvero frustrante osservare gli altri. Da spettatore ho visto una bella gara, mi sono piaciute le tre soste obbligatorie che hanno creato dinamiche interessanti. Un po’ meno il numero specifico di giri. Ad Austin troveremo tanto caldo, non dovrebbe essere una pista adatta a noi anche se mi piacciono molto l’atmosfera ed il tracciato. La McLaren rischia di superarci? Se non ci ritireremo o avremo altri problemi, dovremmo riuscire a tenerli dietro nel mondiale costruttori. Mi aspetto però che finiscano col batterci in quasi ogni gara, visto che negli ultimi Gran Premi sono stati gli unici in grado di stare al passo delle Red Bull o batterle, escludendo il fine settimana di Singapore che abbiamo vinto noi. Hanno un pacchetto formidabile, ma solo domani scopriremo chi sarà più veloce ad Austin.”

Elisa Goldoni.

Immagine: Media Ferrari.