Oscar Piastri conduce una gara magistrale e vince il Gran Premio d’Azerbaijan davanti a Charles Leclerc e George Russell che ottiene il podio grazie all’incidente tra Carlos Sainz e Sergio Perez. Queste le loro dichiarazioni al termine della gara.
Oscar Piastri: “Alla partenza ho cercato di mettermi davanti però, una volta che sono uscito dalla zona DRS, non avevo il passo. Dopo la sosta ci siamo riavvicinati di nuovo tanto e mi sembrava di avere un po’ di grip in più per cui dovevo attaccare e sapevo che se non potevo attaccare all’inizio dello stint non avrei mai più potuto sorpassarlo, per cui diciamo che è stata una mossa piuttosto rischiata, mi sono tuffato un po’ da lontano ma sono riuscito a chiuderla dopodiché ho dovuto gestire, negli ultimi due giri sono riuscito a uscire dalla zona DRS e mi sono rilassato un po’ di più però è impossibile rilassarsi qui. È stata una gran fatica però è stata una delle mie migliori gare in assoluto. Considerando da dove eravamo partiti quando sono entrato in questo team, eravamo letteralmente gli ultimi, e ora siamo in testa al campionato del mondo per cui bisogna riconoscere grandi meriti al team per la grande che siamo riusciti a fare nel periodo in cui sono stato qui, migliorando la struttura della macchina ma aiutando anche me a migliorare, sicuramente qualche mese fa un risultato come questo non sarebbe stato possibile da parte mia, quindi un enorme lavoro di squadra e sono entusiasta pensando a quello che mi potrebbe riservare il futuro.”
Charles Leclerc: “Appena abbiamo messo le gomme dure ho capito che non ce l’avrei fatta, sulle gomme medie eravamo competitivi e la macchina andava bene ma poi purtroppo nelle prove libere 1 e nelle prove libere 2 non abbiamo potuto provare la simulazione di gara, per cui abbiamo scelto la direzione che poi probabilmente mi ha dato problemi nella gestione della gara soprattutto è stata una fatica gestire le gomme dure e verso la fine a una curva o due ho pensato che sarei finito contro il muro e ci sono andato molto vicino. Però il secondo posto oggi, la McLaren e Oscar hanno fatto un lavoro eccezionale e sono stati migliori di noi, è un peccato enorme per quello che è successo a Carlos nell’ultimo giro però spero che tutti stiano bene. Ma ovviamente non è una grande giornata per il team. È piacevole perché in ogni giro ci sono un sacco di opportunità, penso che forse la McLaren avesse un pochino meno di carico per cui in rettilineo erano molto più veloci, mentre noi in curva eravamo leggermente più veloci di loro, ma penso che quando Oscar mi ha superato pensavo fosse soltanto questione di mantenere la calma gestendo le gomme per superarlo più avanti, ma poi in realtà è stato molto più difficile di quanto pensassi perché in rettilineo non riuscivo ad avvicinarmi come avrei voluto. Veramente, se devo essere sincero, abbiamo perso la gara quando non riuscivo ad avvicinarmi abbastanza come volevo alla fine del rettilineo ma insomma, è andata così. Per il sorpasso di Piastri, la mia è stata una scelta sbagliata: ho visto che si spostava, non sapevo se lui andasse o no ma non ero molto preoccupato perché sapevo che il DRS era molto forte e io ero ancora nella fase di mettere le gomme in temperatura e io non mi potevo permettere di andare al limite con i freni come lui, sulla frenata almeno, quindi sapevo di essere in una posizione difficile, ho scelto di stare in traiettoria e dopo riprendere il DRS, per quello che sto tanto sulla destra pensando che con il DRS sarebbe stato facile riprenderlo, è stata una situazione molto diversa invece, quando ero dietro anche con il DRS andava come dei fulmini nei rettilinei e, da quel momento in poi, abbiamo fatto fatica perché dovevo spingere tanto nelle curve per cercare di stare il più vicino possibile fuori all’ultima curva ma anche quando ero molto vicino non era abbastanza per essere al suo livello a fine rettilineo. Quindi è stata una gara molto difficile e lì è stato un errore di giudizio, non so cosa potevo per spingere nel rettilineo perché loro avevano un modo di spingere molto più potente o almeno che ci rendeva il sorpasso molto più difficile, quello dopo ho capito che sarebbe stato molto difficile fare primo. C’è qualcosa che non mi torna nel gap che avevamo prima del pit stop e dopo il giro, ci aspettavamo tanto warmer sulle hard e invece credo di aver avuto tipo sei secondi su Oscar e dopo era subito con me, quindi sicuramente non c’era questo e quello lo dobbiamo guardare perché molto probabilmente è lì che abbiamo fatto un po’ un errore ma più di quello penso che abbiamo faticato con il passo con la hard, quando c’è stato il degrado sulla media avevo sempre abbastanza sostegno nei lenti, con le hard non ho mai avuto questo sostegno da parte della gomma e lì dovevo avere un set appunto diverso.”
George Russell: “Senza dubbio sono sorpreso di essere qui sul podio, sono contendo di aver visto che Carlos e Checo stanno bene, credo che ci sia stato parecchio lavoro da parte del team, cambiamento del motore da parte mia e anche per Lewis e tante cose sono successe, tutti hanno lavorato tantissimo. Sono partito malissimo, perdevo molto terreno soprattutto all’inizio, però sulle gomme dure eravamo tra i più veloci. È stato grandioso superare Max e poi c’è stato questo bonus che mi ha portato sul podio. Guidare a tutto gas davanti a un muro di fibra di carbonio è stata la parte più difficile, al penultimo giro, è stato davvero pazzesco, stava succedendo qualcosa però non riuscivi a capire bene, è stato uno choc per me, poi non è uscita la safety car, avrebbe comunque potuto succedere qualcosa però sono contento che tutti stiano bene, è stata una gara molto lunga e strana e sono contento di essere sul podio. Dobbiamo essere realisti, oggi avremmo chiuso al quinto posto e quello era il vero risultato per il nostro valore, chiaramente poi con le qualifiche di Lando ieri, se non avesse avuto quel problema, sarebbe stato davanti anche lui, quindi non voglio lasciarmi trasportare dall’entusiasmo del podio, c’è tantissimo lavoro da fare e speriamo che a Singapore sia un weekend leggermente migliore.”
Elisa Goldoni
Crediti fotografici: McLaren.