I PILOTI FERRARI CARICHI PER IL GRAN PREMIO DI CASA

Monza, il Gran Premio più atteso dagli italiani, è pronta ad accogliere il rombo dei motori della Formula 1 questo fine settimana. I due piloti della Ferrari sanno bene cosa significhi il Gran Premio in Italia, con eventi pubblicitari extra, interviste e migliaia di tifosi assiepati ovunque in cerca di un selfie o di un autografo.

Charles Leclerc :”Magari lotteremo per il podio ma non so se potremo vincere. Non voglio che gli ultimi due podi cambino troppo le nostre aspettative. Siamo in un momento in cui facciamo fatica ma abbiamo capito delle cose dopo Zandvoort. Questo non è un weekend normale, l’ansia per la gara inizia dal lunedì, non dal giovedì come al solito. A livello emotivo è speciale ed è importante fare bene. Una settimana stancante ma che dà energia positiva. Hamilton? Non gli servono indicazioni, ma so che correre a Monza con la Ferrari è davvero speciale. Avere tanto supporto è unico e il prossimo anno lo vivremo assieme, sarà bello. Ma ora il nostro obiettivo è portare la macchina più in alto possibile. Qui vedi la passione di chi arriva per vedere la Ferrari, la loro gioia, il loro supporto nei confronti di ogni membro del team. Monza con meno fascino senza i bump? Diciamo spesso che è importante che le piste mantengano la loro personalità ma l’obiettivo del rifacimento dell’asfalto era proprio quello di eliminare le asperità. La pista è più piatta e ha più grip, la gestione delle gomme sarà diversa rispetto alle ultime edizioni. A Monaco eravamo ottimi sui cordoli ma lì vengono affrontati a bassa velocità, qui ad alta velocità. Dunque in caso di riscontri negativi non sarei rimasto deluso, vedremo comunque domani come andrà. Il divario tra Red Bull e McLaren si è ridotto, tra di noi e queste scuderie invece non ancora e dobbiamo ridurlo. Di sicuro mi piace che i valori si stiano livellando perché il pilota a quel punto può fare la differenza. Per gli spettatori poi, una F1 più imprevedibile è sicuramente più interessante.”

Carlos Sainz: “C’è un po’ di malinconia, non tanta perché domenica festeggio i trent’anni come pilota Ferrari a Monza con probabilità di podio o vittoria, sfruttare questi momenti è la cosa più importante per me. Ho la fortuna di aver vinto le mie prime gare in F1 con la Ferrari e di aver fatto 4 anni da pilota della rossa. Non c’è delusione che forse questa è la mia ultima. C’è voglia di sfruttarla perché non si sa se avrò ancora questa opportunità. Non saprei se si può fare di più del podio, sono sicuro però che quando la Mercedes passa da fare doppietta a poi finire settima e ottava non è un dramma, ma quando succede alla Ferrari sembra un disastro che finisce il mondo. In realtà è lo stesso per tutti, portiamo aggiornamenti che funzionano o meno. Per me è chiaro che quelli capiscono meglio le macchine di adesso, prima era Red Bull e ora McLaren, ci manca di trovare quel decimo o due per essere veloci quanto o più di McLaren. Finché non provo gli aggiornamenti non saprei rispondere. Sarà una gara emozionante ma voglio godermela. L’anno scorso feci la pole position, andai a podio e la gara dopo vinsi a Singapore. Credo che i tifosi rispetto ad allora mi apprezzino di più. Mi ricordo il mio primo test a Fiorano: quando ho indossato la divisa rossa e sono salito sulla rossa, a mio padre è scesa una lacrima. Questo è un ricordo che non dimenticherò mai come anche la mia prima Monza o la pole del 2023. Ci sono tifosi che negli ultimi giorni mi hanno lasciato delle lettere e augurato il meglio per quando sarò in Williams e il fatto che venga da tifosi della Ferrari è qualcosa che mi fa commuovere.”

Elisa Goldoni

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