FRED VASSEUR: “AVREI PREFERITO ESSERE DAVANTI”

Fred Vasseur ammette di aver sperato di essere più avanti ma non si abbatte e parla anche degli sviluppi portati oggi e quelli futuri.

Fred Vasseur: “Fin dall’inizio del weekend è chiaro che noi siamo in buone condizioni ma anche Lando e Max sono lì ed è molto molto equilibrata la situazione da una sessione all’altra. Oggi se non consideriamo la scia di Max credo che tutti saremmo stati in un decimo. Avrei preferito essere davanti agli altri per un decimo che essere dietro per un decimo però è molto molto serrata, chiaramente non è la pista più semplice su cui superare però sarà una gara lunga, ieri abbiamo avuto un buon passo nelle simulazioni e questa è la nostra base per domani, partiremo dalla seconda fila quindi avremo anche una buona scia fino alla curva due quindi vedremo cosa riusciremo a fare. Temo che sia una caratterista del primo settore perché Max è molto più veloce di chiunque altro fino alla curva 4 mentre noi siamo più veloci nel secondo settore e non puoi combattere con le caratteristiche della vettura, devi gestire quello che hai, però alla fine si tratta di un decimo lungo tutto il giro. Se consideriamo che Max nell’ultimo giro ha avuto la scia e aveva due decimi e mezzo di vantaggio su di noi prima dell’ultima curva e alla fine abbiamo ridotto quel gap quindi se consideriamo il percorso dopo la prima curva fino all’arrivo abbiamo fatto più veloci noi. Sicuramente non aiuterà il fatto che abbiano ridotto la zona DRS, era già difficile superare e se dovremo superare domani lo dovremo fare magari in partenza o con la strategia perché in pista sarà piuttosto difficile, significa che dovremo inventarci qualcosa di diverso rispetto agli altri e poi domani un altro fattore potrebbe essere la ghiaia, potrebbero esserci diverse Safety Car, se guardiamo le serie giovanili oggi, ci sono state diversi giri dietro la Safety Car, anzi più giri dietro la Safety Car che senza direi e dobbiamo prendere in considerazione anche questo per domani. Si fanno delle ipotesi più che altro perché nessuno può prevedere con esattezza la situazione, ricordiamo alla perfezione che il primo anno a Baku ci aspettavamo tantissime Safety Car e tutti aspettavamo una Safety Car che poi non è mai arrivata. È vero che ce ne sono diverse di Safety Car in una stagione, in alcune piste più di altre, e credo che in questa potrebbero esserci. Non so se è un problema o una caratteristica il primo settore, però dobbiamo stare molto attenti a questo aspetto perché c’è del margine di miglioramento, ripeto non si tratta di mezzo secondo ma di centesimi però ogni piccolo pezzettino che possiamo portare in più o sistemare o comprendere può fare una differenza enorme perché con un decimo di velocità in più sei in prima fila o addirittura in pole. Certo sarà possibile lottare per la vittoria, voglio essere ottimista e penso che un buon messaggio per i tifosi e per il team è che siamo lì e domani faremo del nostro meglio, però dopo domani abbiamo altre 17 gare da fare per cui sarà un campionato molto lungo. Noi abbiamo degli sviluppi ancora in preparazione per il resto della stagione e sappiamo che portando un aggiornamento a Imola che tutti gli altri avrebbero fatto la stessa cosa quindi non significa che anche se migliori di 2-3 decimi farai un passo enorme, addirittura la McLaren penso che abbia portato una macchina quasi del tutto nuova tra Miami e questo weekend e lo stesso vale per Red Bull e per Mercedes, o quasi lo stesso. Abbiamo tutti lo stesso approccio e stiamo tutti sviluppando la macchina ad un ritmo infernale e abbiamo quasi tutti la stessa velocità e alla fine la cosa importante è la correlazione, possiamo essere contenti di questo perché abbiamo trovato quello che ci aspettavamo di trovare, questo è positivo anche in ottica futura. Non mi aspettavo comunque che McLaren o Red Bull scivolassero indietro oppure dormissero. I passi che ci aspettavamo sono stati rispecchiati perfettamente dai numeri in pista e questo è positivo perché puoi affidarti e confidare nello sviluppo che si fa in fabbrica e lavorare anche sui punti deboli. Ora, dopo 5-6 gare stiamo cercando di avere un quadro più chiaro della vettura e quindi siamo pronti a sviluppare meglio di quanto abbiamo fatto l’anno scorso ma questo non significa che per noi che sviluppiamo faremo un passo enorme in classifica perché anche la concorrenza sviluppa.”

Vincent Marre.

Crediti fotografici: Ferrari.

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