
Max Verstappen fa la storia vincendo il primo Gran Premio di Miami, seguito dai due ferraristi Charles Leclerc e Carlos Sainz. Gara ricca di sorpassi e contatti, il più significativo tra Pierre Gasly e Lando Norris che ha comportato l’ingresso della Safety Car. La Mercedes vede un po’ di luce finendo con entrambi i piloti nella top ten.
LA CRONACA
Alle 21.30 di domenica 8 maggio inizia il primo Gran Premio di Miami, circuito cittadino che si snoda intorno all’Hard Rock Stadium. La temperatura dell’asfalto è di 52 gradi, il meteo al momento è variabile ma potrebbe piovere durante il corso della gara. Probabilità di pioggia 40%.
Il primo colpo di scena lo dà l’Aston Martin: nessuna delle due monoposto si trova sulla griglia di partenza perchè la temperatura del carburante costringe entrambi i piloti a partire dalla pit lane. Non è chiaro se la problematica sia dovuta ad un errore della squadra o ad altro.
Si spengono i semafori: parte bene Charles Leclerc che tiene la prima posizione ma Max Verstappen si mette subito dietro di lui scavalcando Carlos Sainz. A seguire Sergio Perez, Valtteri Bottas, Pierre Gasly, Fernando Alonso, Lewis Hamilton, Lando Norris e Yuki Tsunoda a completare la top ten. Grande partenza del pilota asturiano della Alpine che guadagna molte posizioni. Ha anche avuto un contatto con il suo grande rivale Hamilton che perde un po’ di terreno rispetto agli avversari.

Leclerc fa il giro veloce nel tentativo di portare il suo distacco sopra il secondo per impedire il DRS a Verstappen. Al terzo giro il gap è appena sopra il limite della zona DRS. Alonso fa un lungo ma rientra comunque in settima posizione, Hamilton si fa sotto e riesce a superarlo.
L’inglese sfrutta di nuovo il DRS per superare Gasly e si rimette in sesta posizione, riguadagnando in sei giri la posizione che aveva in griglia di partenza. Mick Schumacher fa un gran sorpasso di forza su Yuki Tsunoda.
Nel corso del settimo giro si ritira Guanyu Zhou. Max Verstappen si porta sotto il secondo e ha DRS. Dal box Red Bull indicano al pilota olandese che Charles Leclerc comincia ad avere problemi alla gomma anteriore destra.
Nel corso del nono giro Max Verstappen approfitta del problema di gestione delle gomme della Ferrari e supera alla prima curva il pilota del cavallino. Leclerc si avvicina moltissimo, non gli dà molto vantaggio e resta incollato al posteriore della Red Bull. Carlos Sainz invece non ha molti problemi di gomme e gira un secondo più veloce del compagno di squadra.
Daniel Ricciardo fa una grande staccata e supera Yuki Tsunoda e si porta in dodicesima posizione.
Il primo pit stop della giornata lo fa proprio il pilota giapponese della AlphaTauri nel corso del dodicesimo giro.
Lungo di Charles Leclerc che perde tantissimo rispetto a Max Verstappen e il distacco adesso è intorno ai 2 secondi e mezzo.
Giro 17: problemi al pit stop per Fernando Alonso alla posteriore destra che non esce immediatamente dal suo alloggiamento (5.7s) e il pilota Alpine perde molte posizioni. Vettel fa un grande sorpasso su Nicholas Latifi e si porta in quindicesima posizione.
Nel corso del diciottesimo giro Carlos Sainz vede avvicinarsi pericolosamente Sergio Perez che è al limite della zona DRS. Norris va ai box e, al rientro, viene superato da diversi piloti e si trova in quindicesima posizione.
Giro 20: Sergio Perez ha perso più di 5 secondi e battibecca via radio con il team che gli dice che la sua monoposto non ha problemi mentre lui sostiene di aver perso potenza. Adesso può respirare un po’ Carlos Sainz.
Giro 23: pit stop senza problemi di Lewis Hamilton (2.7s) che rientra davanti alla McLaren di Daniel Ricciardo perdendo solo una posizione.

Giro 25: pit stop di Charles Leclerc di 3.2s. La Ferrari monta gomma bianca e rientra in quarta posizione davanti a Valtteri Bottas.
Giro 27: rientra Max Verstappen per il pit stop (2.4s) che torna in pista in seconda posizione alle spalle di Carlos Sainz, davanti a Sergio Perez e Charles Leclerc. Alla fine del giro rientra anche lo spagnolo della Ferrari che ha problemi al pit stop con l’anteriore destra che non si è fissata subito nel modo corretto (sosta di 5.4s) e torna in gara alle spalle del suo compagno di squadra in terza posizione.
Questa la top ten a metà gara: Verstappen, Leclerc, Sainz, Perez, Russell (che non si è ancora fermato per il pit stop), Bottas, Hamilton, Ricciardo (che deve ancora fare il pit stop), Ocon (che deve ancora cambiare le gomme) e Gasly.
Daniel Ricciardo rientra ai box e torna in pista in diciassettesima posizione. Verstappen e Leclerc girano praticamente con gli stessi tempi e il distacco rimane invariato oltre i 7.5 secondi.
Nel corso del trentaduesimo giro c’è un trenino che lotta per la dodicesima posizione. Se la giocano Magnussen, Mick Schumacher e Sebastian Vettel. Max Verstappen nel frattempo strappa il miglior tempo a Leclerc e si aggiudica momentaneamente il punto addizionale. Ma dopo due giri è il pilota della Ferrari con 1:32.366 a staccare il giro veloce.
Mick Schumacher riesce a superare il suo compagno di squadra mentre Vettel fa un lungo e viene superato da Lando Norris.
George Russell ha un buon ritmo e aspetta a rientrare ai box sperando che ci sia una safety car o una virtual per perdere meno tempo durante il pit stop ma sono già 38 i giri che ha le stesse gomme.
Verstappen si riprende il giro veloce con 1:32.325.

Nel corso del trentanovesimo giro Alonso finisce a contatto con Gasly mentre Charles Leclerc si riprende il punto addizionale provvisorio con 1:32.096. Lo spagnolo della Alpine e il francese della AlphaTauri sono sotto investigazione per la collisione.
Virtual safety car al giro 41 per un incidente tra Lando Norris e Pierre Gasly. Il pilota AlphaTauri, in difficoltà dopo il contatto con Fernando Alonso, va lungo e rientra allargandosi e toccando la posteriore destra di Norris con la sua anteriore sinistra provocandogli dei pericolosi testacoda. La direzione gara decide di far entrare la Safety Car per rimuovere la McLaren e i suoi detriti. Rientra Perez che ha gomma nuova stando comunque davanti a Bottas e Hamilton. Pit stop anche per Ocon che era rimasto l’unico a non essersi ancora fermato. Questa situazione è favorevole per Charles Leclerc che adesso vede azzerato il suo distacco di oltre sette secondi da Max Verstappen. Il pilota Ferrari avrebbe voluto rientrare ai box per avere gomma nuova alla ripartenza ma dal box Ferrari gli comunicano che è tardi. Pierre Gasly comunica di avere problemi alla vettura e rientra ai box.
Al termine del giro 46 rientra la Safety Car e Perez, con gomma nuova, è incollato a Carlos Sainz che cerca di difendersi. Verstappen si porta subito sopra il mezzo secondo da Leclerc. Dalla direzione gara comunicano che Magnussen e Stroll sono sotto investigazione per una collisione.
Leclerc non molla e resta attaccato a Verstappen in attesa che sia possibile utilizzare il DRS. Anche Russell è incollato al compagno di squadra per la sesta posizione.

Al giro 49 viene abilitato il DRS e Leclerc si avvicina a Verstappen mentre Perez si porta sotto Sainz. La lotta è come sempre tra Red Bull e Ferrari. Bottas fa un errore e passano Hamilton e Russell. Leclerc fa il giro veloce con 1:31.488 e si porta a tre decimi dal rivale Verstappen ma per poco non riesce a scavalcarlo.
Nel giro 51 Russell supera Lewis Hamilton. La direzione gara comunica che non ci saranno azioni nei confronti di Magnussen e Stroll.
Il giro dopo Perez tenta il sorpasso su Sainz che lo lascia sfilare e il pilota messicano arriva al bloccaggio delle gomme così lo spagnolo ripassa. Leclerc è molto vicino a Verstappen che però riesce a recuperare un po’ di margine.
Il pilota Red Bull si riprende il giro veloce con 1:31.456 mentre George Russell viene superato dal compagno di squadra ma dopo poco riesce a riprendersi la posizione su Lewis Hamilton. Vettel e Mick Schumacher hanno un contatto e rientrano ai box nel corso del cinquantacinquesimo giro perdendo l’occasione di arrivare in zona punti.
Bandiera a scacchi: Verstappen, Leclerc, Sainz, Perez, Russell, Hamilton, Bottas, Ocon, Alonso e Albon.
Fernando Alonso è sotto investigazione per aver guadagnato terreno facendo un taglio durante gli ultimi giri.
ORDINE DI ARRIVO DEL GP DI MIAMI
Pos. | Pilota | Team | Tempo | ||||
1 | M. Verstappen | Red Bull | |||||
2 | C. Leclerc | Ferrari | + 3″786 | ||||
3 | C. Sainz | Ferrari | + 8″229 | ||||
4 | S. Perez | Red Bull | + 10″638 | ||||
5 | G. Russell | Mercedes | + 18″582 | ||||
6 | L. Hamilton | Mercedes | + 21″368 | ||||
7 | V. Bottas | Alfa Romeo | + 25″073 | ||||
8 | E. Ocon | Alpine | + 28″386 | ||||
9 | F. Alonso | Alpine | + 32″128 | ||||
10 | A. Albon | Williams | + 32″365 | ||||
11 | D. Ricciardo | McLaren | + 35″902 | ||||
12 | L. Stroll | Aston Martin | + 37″026 | ||||
13 | Y. Tsunoda | AlphaTauri | + 40″146 | ||||
14 | N. Latifi | Williams | + 49″936 | ||||
15 | M. Schumacher | Haas | + 73″305 | ||||
16 | K. Magnussen | Haas | RIT | ||||
17 | S. Vettel | Aston Martin | RIT | ||||
18 | P. Gasly | AlphaTauri | RIT | ||||
19 | L. Norris | McLaren | RIT | ||||
20 | G. Zhou | Alfa Romeo | RIT | ||||
Vincent Marre.