
La Haas non ha avuto molte opportunità di combattere contro gli altri team in questa stagione, quindi Nikita Mazepin si stava godendo la parte iniziale della gara a Città del Messico quando ha dovuto difendersi dalle altre vetture ed è entrato in una battaglia strategica contro la Williams.
Mazepin non è partito male, nonostante il contatto Ricciardo-Bottas dal quale ne è uscito undicesimo, poi ha dovuto fronteggiare gli attacchi di Alonso e Ocon. Il guaio è arrivato quando, finito il pit stop, non è riuscito a stare davanti a Nicholas Latifi.
“La mia partenza è stata molto buona, ho avuto una prima parte di gara molto positiva. Purtroppo non abbiamo fatto un buon pit stop e al nostro rientro abbiamo sofferto la Williams, avevamo comunque il ritmo per superarli ma su questa pista è veramente complicato. Ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti, c’è da dire anche che abbiamo meno carico aerodinamico di loro, un fattore che qui incide tantissimo”.
Il team principal Guenther Steiner ha elogiato Mazepin, specialmente quando l’ha visto lottare con auto più veloci nella prima parte della gara e ha affermato che la decisione di fermarsi presto è spuntata pensando alle auto doppiate: “Ha fatto un buon primo stint, stavamo combattendo e qualcuno dietro ha avuto qualche problema. Ho visto che anche altri piloti si sono fermati presto, era importante per noi stare fuori dalle bandiere blu altrimenti sarebbe stato un guaio per le gomme. La gara non è andata male, dobbiamo lavorare sulla continuità”.
Mick Schumacher è invece stato penalizzato dal contatto con Ocon: “Sta bene, può succedere nel nostro sport e non ci possiamo fare molto. Ocon non aveva altre alternative, è rimasto in mezzo e ha urtato Mick. Sono cose che capitano in FOrmula 1” ha detto Steiner.
Lo stesso pilota ha ammesso: “Sono cose che succedono, è naturale se fai il nostro sport. Non è la prima e neanche l’ultima, è andata così e basta. Porto a casa comunque l’esperienza di aver corso in una pista molto particolare, mi servirà di insegnamento per l’anno prossimo quando spero avremo una macchia più competitiva”.
Vincent Marre.