GRAN PREMIO DI GIAPPONE 2018 – GARA

TRE DIVERSE STRATEGIE PER I PRIMI CINQUE AL TRAGUARDO DI SUZUKA. UN SOLO PIT STOP PER QUASI TUTTI I PILOTI NELLA GIORNATA NETTAMENTE PIÙ CALDA DEL WEEKEND. PIRELLI RESTA A SUZUKA CON RENAULT PER DUE GIORNI DI TEST DI SVILUPPO IN OTTICA 2019.

Doppietta Mercedes a Suzuka. Lewis Hamilton ha vinto senza mai perdere la leadership davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas: entrambi sono passati da soft a medium nell’unico pit stop effettuato. Tre diverse strategie, tutte a una sosta, hanno caratterizzato la gara dei primi cinque piloti al traguardo. Daniel Ricciardo è arrivato 4° con la stessa strategia dei due Mercedes, rimontando dalla 15ª posizione al via a causa di un problema in qualifica.

Una tattica supersoft-soft ha aiutato Sebastian Vettel (6°) a rimontare dalle ultime posizioni dopo un contatto nelle prime fasi della gara. La maggior parte dei piloti ha effettuato un solo pit stop, aiutati anche dal periodo di safety car nei primi giri, in una gara iniziata con alcune incognite: tra queste le temperature decisamente più elevate rispetto ai giorni scorsi, su uno tracciato già molto impegnativo per i pneumatici. Pirelli rimane a Suzuka per due giorni di test di sviluppo con Renault in ottica 2019, in programma martedì 9 e mercoledi 10.

Vetture danneggiate in gara, buona reazione del team

Suzuka – Quinto e sesto posto, con Kimi e Seb, per la Scuderia Ferrari in Giappone. Probabilmente il massimo risultato possibile dopo i problemi in qualifica e con entrambe le vetture danneggiate da contatti in gara e Sebastian costretto a rimontare dal fondo.

IL FILM DELLA GARA – Gomme Supersoft per Raikkonen e Vettel, quarto e ottavo in griglia rispettivamente. Fa caldo, quasi 30 gradi,, e ce ne sono 37 sull’asfalto. Kimi tiene la posizione, Seb si tiene tutto a destra e ne guadagna subito due. Poi si prende anche quella di Grosjean con un miracolo all’esterno della Spoon. Alla fine del primo giro, Verstappen va dritto alla chicane, rientra tagliando la traiettoria e quasi investe Kimi, che deve rallentare permettendo a Seb di passare quarto. L’episodio arriva sotto la lente dei commissari, la Ferrari n.7 riporta qualche danno e Max viene penalizzato di 5’.

Terzo giro, safety car: è per la gomma lasciata in pista da Magnussen. Si riparte al settimo passaggio, le posizioni non cambiano. Al giro dopo Seb ci prova. Attacco all’interno della Spoon, contatto, la Ferrari va in testacoda. Sebastian riparte diciottesimo e inizia la rimonta passando Ericsson. La manovra viene investigata, ma senza conseguenze.

Al 18esimo giro Kimi va ai box e monta le gomme medie; esce, passa Ocon ed è ottavo. Seb, intanto, si è fatto strada fino al dodicesimo posto. Verstappen va ai box, sconta la penalità, Kimi gli arriva dietro ma ha perso tempo con Gasly e il sorpasso non riesce. Il danno iniziale gli fa perdere tempo sul giro e si ritrova quinto dietro Ricciardo dopo il pit-stop.

Vettel va al cambio gomme dopo 27 giri e monta le Soft a banda gialla. Poi dà spettacolo, riportandosi subito in zona punti. E’ settimo quando segna il giro veloce (33esimo). Fa ancora in tempo a guadagnare una posizione, poi il suo ritmo si assesta su quello di Kimi, troppo lontano per poterlo avvicinare. Ma alla fine, Vettel si toglie la soddisfazione morale del giro più veloce: 1’32”318. “La macchina è stata forte”, commenta Seb. Nonostante tutto.