GRAN PREMIO DI FRANCIA 2019 – PROVE LIBERE

COSA ABBIAMO IMPARATO DA FP1 E FP2

  • La rapida evoluzione della pista. Se in FP1 il miglior tempo è stato più lento rispetto al riferimento del 2018, l’1m30.937s ottenuto in FP2 da Valtteri Bottas su pneumatici soft è oltre 1,5 secondi più veloce della stessa sessione dello scorso anno.
  • In FP2, Lewis Hamilton ha ottenuto il secondo miglior tempo assoluto in 1m31.361s su C3 medium: un’opzione interessante per chi proverà a superare il Q2 su questa mescola.
Steven Tee / LAT Images
  • Finora il divario tra soft e medium è di oltre sei decimi al giro. Gap simile anche tra medium e hard, nonostante sia difficile stabilirlo con precisione a causa dell’evoluzione del tracciato.
  • Il Circuit Paul Ricard presenta alcune novità: l’ingresso della pit lane è stato rifatto e in alcuni tratti è presente un nuovo asfalto, con un aspetto diverso rispetto al precedente.
Zak Mauger / LAT Images
  • In FP1 si sono verificati alcuni episodi di graining, con asfalto molto scivoloso.
  • I tempi di oggi sono stati interessanti, con prestazioni molto buone per McLaren in entrambe le sessioni.
  • Le previsioni meteo indicano sole e caldo per tutto il fine settimana. Le temperature asfalto hanno raggiunto i 52° nel pomeriggio.