GRAN PREMIO DI AUSTRALIA 2018 – ANTEPRIMA

Albert Park, Melbourne, Australia – Photo: Steven Tee/LAT Images

I primi membri del team sono partiti venerdì scorso, gli ultimi arriveranno a metà settimana. Una trasferta così lunga, sedicimila chilometri e un giorno intero di viaggio, non si improvvisa. Soprattutto se è la prima del campionato. Tanto è vero che in Australia, per la squadra, gli orari sono quelli “operativi” già al mercoledì. Quando la F.1 correva ad Adelaide (altro circuito cittadino, ma molto più corto e lento) il Gran Premio di Australia era solito chiudere la stagione. Adesso la apre. A Melbourne la F.1 “moderna” corre dal 1996, ma il circuito era già attivo negli anni ’50. L’atmosfera, i prati, il profumo degli alberi di eucalipto e il fascino della città lo hanno reso da subito popolare presso il pubblico e gli addetti ai lavori, tanto da far dimenticare che nell’Ottocento, prima che venisse realizzato il lago artificiale, l’area era stata usata anche come… discarica per rifiuti.

Albert Park, Melbourne, Australia – Photo: Zak Mauger/LAT Images

Tecnicamente, la pista presenta caratteristiche particolari soprattutto per via dell’asfalto, visto che si tratta di un tracciato semipermanente. Un bel mix di frenate, tratti veloci e sezioni più guidate che mettono a dura prova la trazione. Anche all’altro capo del pianeta, la Scuderia Ferrari ha di che sentirsi a casa. La comunità italiana, infatti, è la seconda più numerosa dopo quella anglosassone nell’area urbana; e l’immigrazione non si è fermata, anzi è ripresa, negli ultimi anni. Non è per niente inconsueto sentirsi apostrofare nella nostra lingua, ma Melbourne è anche una città cosmopolita e multietnica. Tutta da godere, per chi ha il tempo di farlo…

Albert Park, Melbourne, Australia – Photo: /LAT Images

La nomination per il Gran Premio d’Australia è la stessa del 2017, ma le mescole 2018 sono più morbide di uno step rispetto allo scorso anno. Ciò contribuisce a un notevole aumento delle prestazioni, come si è già visto durante i test pre-stagione a Barcellona. La gara di Melbourne è una delle più imprevedibili e attese dell’anno, con nuovi piloti, nuove monoposto, condizioni meteo variabili e una pista in continua evoluzione.

  • Quello di Albert Park è un circuito stradale semi-permanente che non viene utilizzato spesso durante l’anno, quindi può essere particolarmente ‘sporco’ e scivoloso a inizio weekend.
  • I rettilinei non sono molto lunghi e le velocità in curva sono generalmente medio-basse.
  • L’aderenza in curve quasi tutte diverse è un elemento particolarmente chiave su questa pista.
  • I livelli di usura e degrado sono nel complesso abbastanza bassi: nel 2017 la maggior parte dei piloti ha optato per un solo pit stop, con i primi tre al traguardo che hanno adottato una strategia da ultrasoft a soft. Quest’anno le mescole più morbide potrebbero portare a maggiori livelli di usura e degrado e quindi a un maggior numero di soste.
  • L’ingresso della safety car è molto probabile: nel 2006 è entrata quattro volte.
  • I carichi laterali non sono particolarmente elevati.
  • Il tempo di percorrenza della pit lane è di circa 25 secondi. Non ci sono modifiche di rilievo rispetto al 2017.