HAMILTON CONQUISTA CON PNEUMATICI SUPERSOFT LA POLE E FIRMA IL NUOVO RECORD ASSOLUTO DI SUZUKA. STRATEGIA ALTERNATIVA PER RAIKKONEN E BOTTAS: ENTRAMBI PARTIRANNO CON P ZERO YELLOW SOFT. DUE PIT STOP PROBABILI PER LA MAGGIOR PARTE DEI PILOTI IN CASO DI GARA SULL’ASCIUTTO.
Lewis Hamilton firma il nuovo record assoluto di Suzuka e conquista la pole position con pneumatici supersoft. Hamilton e Vettel sono stati gli unici due piloti a superare il Q1 utilizzando solo pneumatici soft, mentre i rispettivi compagni di squadra Bottas e Raikkonen hanno optato per una strategia alternativa per il Q2. Nella seconda qualifica, infatti, hanno firmato il loro miglior giro su pneumatici soft, gli stessi che utilizzeranno domani in partenza. Diversi piloti subiranno delle penalità in griglia: tra questi anche Bottas e Raikkonen, i quali partiranno indietro rispetto alle posizioni di qualifica. Il meteo dovrebbe rimanere asciutto come oggi, con la strategia ottimale che potrebbe essere quella a due soste. La strategia potrebbe essere influenzata dal possibile ingresso della safety car o dall’interruzione per bandiera rossa, come si è visto sia nelle libere che nel corso del Q1.
Sebastian Vettel ha registrato il terzo miglior tempo (1’27’’791), che corrisponde però alla seconda posizione in griglia, vista la penalizzazione di Bottas per la sostituzione del cambio. Kimi Raikkonen ha ottenuto il sesto posto (1’28’’498), ma gli è stata assegnata una penalità di cinque posizioni per aver dovuto sostituire la trasmissione, danneggiata nell’urto in P3. Ancora una volta, la squadra ha compiuto un autentico miracolo al box per metterlo in condizione di uscire nella Q1.
Sebastian Vettel partirà dalla seconda posizione, la monoposto di Kimi Raikkönen riparata in tempo per le qualifiche
Un piazzamento in prima fila ha oggi ripagato gli sforzi di Seb, mentre Kimi ha avuto un sabato non facile. Dopo aver sbattuto nella terza sessione di prove alla curva Degner, è scattata nel box una lotta contro il tempo, che ha visto i meccanici della Scuderia Ferrari completare un compito quasi impossibile: ricostruire la monoposto attorno ad un nuovo cambio in tempo per mandarlo fuori in Q1. Kimi partirà con una penalità di cinque posti in griglia, mentre il terzo miglior crono di Seb gli vale comunque la seconda piazza, considerato che anche Valtteri Bottas ha dovuto montare un nuovo cambio sulla sua vettura e dunque dovrà partire più indietro.
Sebastian Vettel commenta: “Credo che la macchina sia andata bene oggi e sono contento, ma non era abbastanza per la pole. Nel mio ultimo giro ho provato a spingere forse un po’ troppo, sapendo che Valtteri non era una minaccia grazie alla sua penalità, ma non ha funzionato. Tuttavia, nel complesso, la nostra monoposto è andata bene. Domani dovrebbe essere bel tempo, il che fa la differenza; poi si vedrà. Di solito abbiamo una macchina più forte in gara che in qualifica. Qui è importante avere un assetto ben bilanciato e poi si può sempre tentare qualcosa con i pit-stop. Ho fiducia nella partenza di domani, che sarà un momento importante, ma oltre ciò ci sono tanti giri e la strategia è altrettanto fondamentale. In termini di passo gara, dovremmo essere più vicini ai nostri avversari. Si vedrà domani”.
I commenti di Kimi Raikkönen rispecchiano invece una giornata difficile: “La giornata non è iniziata bene uscendo fuori pista in P3, non certo il modo ideale per preparare le qualifiche. Dopo questo episodio tutto si è complicato, ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro rimettendo assieme la mia vettura. In qualifica la macchina si è comportata bene, ma è stato tutto un po’ difficile. Il problema maggiore è stato aver girato poco con pneumatici nuovi al mattino. In Q3, quando dovevo spingere davvero, ho fatto un errore nel primo giro e un tempo abbastanza mediocre nel secondo. Adesso pago il prezzo del mio sbaglio. Dopo aver sbattuto pagheremo la penalità di cinque posizioni per aver sostituito il cambio. Ovviamente questo complica le cose ancora di più. Domani non sarà facile, ma credo che abbiamo una buona macchina per la gara”.