
LEWIS HAMILTON TRIONFA A SUZUKA CON UNA SOSTA SUPERSOFT-SOFT PUR CON TEMPERATURE PIÙ ELEVATE DI IERI. STRATEGIA ALTERNATIVA PER VALTTERI BOTTAS, 4° AL TRAGUARDO DOPO UNA PENALITÀ IN GRIGLIA. QUASI TUTTI I PILOTI HANNO OPTATO PER UN SOLO PIT STOP SU UNO DEI CIRCUITI PIÙ IMPEGNATIVI DELL’ANNO PER I PNEUMATICI.

Lewis Hamilton conquista il Gran Premio del Giappone con una strategia ad una sosta supersoft-soft. Il pilota Mercedes, che partiva dalla pole position, ha trionfato al termine di una gara disputata con temperature asfalto oltre i 40° e condizioni completamente diverse rispetto al resto del weekend. La stessa strategia è stata utilizzata da quasi tutti i piloti: una delle eccezioni è quella di Valtteri Bottas (Mercedes), partito su pneumatici soft e autore di un primo stint più lungo dopo una penalità in griglia, così come Kimi Raikkonen con la Ferrari.
I due piloti Renault sono stati gli ultimi a fermarsi per la sosta dopo essere partiti con pneumatici soft. Il circuito di Suzuka è uno dei più impegnativi per i pneumatici, per via della sua ininterrotta serie di curve molto veloci. Nonostante ciò, i primi stint si sono allungati grazie all’ingresso della safety car e della prima virtual safety car, che hanno ulteriormente ridotto il degrado.

Ritiro dopo pochi giri. Kimi Raikkönen ottimo 5° in rimonta
Un quinto posto di Kimi Raikkonen, con cinque posizioni recuperate in gara, è tutto il bottino della Scuderia Ferrari in Giappone. Il cedimento della candela di un cilindro ha privato di fatto Sebastian Vettel dell’opportunità di dare battaglia. La squadra c’è, la macchina anche, la prestazione di Kimi Raikkönen lo ha dimostrato. Finché la matematica dà una possibilità, ci proveremo.

Veniamo alla gara: si parte con Sebastian Vettel schierato a destra a fianco di Hamilton e Kimi in decima posizione, dopo la penalizzazione per il cambio sostituito fra P3 e qualifica. Lo spunto di Sebastian Vettel è buono ma non basta a prendere il comando, mentre Kimi Raikkönen mantiene la posizione, poi scivola indietro per un’uscita di pista mentre lotta con Hulkenberg. Ma qualcosa non funziona nell’accensione del motore e Sebastian Vettel perde una posizione già nel primo giro. Esce la safety car per un incidente di Sainz. Sebastian è 6°, perde terreno. La n.5 viene richiamata al box e il pilota rimane in macchina, mentre i meccanici cercano di intervenire. Pochi minuti dopo, però, Sebastian Vettel esce dall’abitacolo. Si è rotta una candela, inutile continuare.

Intanto Kimi Raikkönen, partito con le gomme Soft usate in Q2, si trova ottavo a 18 secondi dal leader. Supera Massa al giro 14 e continua la caccia. Arriva al giro 28, in quarta posizione, poi va ai box e monta le Supersoft, uscendo sesto. All’inizio del 33esimo giro mette nel mirino e infila Hulkenberg. Poi amministra gomme e benzina fino agli ultimi giri (a quattro dalla fine esce la Virtual Safety Car) segnando tempi molto veloci. Con due macchine in pista, sarebbe stata un’altra storia.