GRAN PREMIO DEL CANADA 2017 – GARA

Circuit Gilles Villeneuve, Montreal, Canada – World Copyright: Steven Tee/LAT Images

LEWIS HAMILTON DOMINA SU MERCEDES A MONTRÉAL
CON UNA STRATEGIA A UNA SOSTA ULTRASOFT-SUPERSOFT

AMPIA VARIETÀ DI STRATEGIE ADOTTATE: DUE SOSTE PER I PILOTI FERRARI PER UN FINALE IN VOLATA

USURA E DEGRADO LIMITATI SU TUTTE LE MESCOLE, CON ALCUNI STINT MOLTO LUNGHI AIUTATI DALLE SAFETY CAR INIZIALI

Lewis Hamilton ha conquistato su Mercedes il Gran Premio del Canada con una sola sosta da ultrasoft a supersoft, in una gara caratterizzata da numerose strategie. Anche gli altri due piloti a podio hanno effettuato un solo pit stop, optando entrambi per pneumatici soft nel secondo stint.

Circuit Gilles Villeneuve, Montreal, Canada – World Copyright: Steven Tee/LAT Images

Hamilton ha completato un primo stint più lungo su ultrasoft e ciò gli ha permesso di effettuare la sosta senza perdere il comando della corsa. Ferrari ha adottato una diversa strategia a due soste, in modo da completare la gara su pneumatici ultrasoft più veloci per recuperare posizioni nel finale. In particolare, per Sebastian Vettel la strategia è stata influenzata dal danneggiamento dell’ala anteriore a inizio gara. Tutti i piloti sono partiti su pneumatici ultrasoft, eccetto Kevin Magnussen con la Haas e Pascal Wehrlein su Sauber.

Circuit Gilles Villeneuve, Montreal, Canada – World Copyright: Glenn Dunbar/LAT Images

 

Seb quarto, Kimi settimo in un GP tutto da ricostruire per la Scuderia

Il Gran Premio più difficile di quest’anno  per la Scuderia Ferrari, finisce con un quarto e un settimo posto per Seb e Kimi. Visto come si era messa al primo giro, con due vetture danneggiate e un muso da cambiare, una strategia da ricostruire, sorpassi in pista da effettuare, è una dimostrazione di coraggio e determinazione per piloti e squadra. Sebastian resta in testa al mondiale Piloti con 141 punti, tredici in più di Hamilton.

Raffiche di vento, polvere in pista, persino qualche nube nera ma innocua accrescono la tensione prima del via. Lo scatto fulminante di Verstappen costringe Seb, partito benissimo, ad alzare il piede. SI ritrova quarto, ma dietro la collisione Massa-Sainz fa subito uscire la safety car. La manovra di Max ha danneggiato la paratia destra dell’ala anteriore di Sebastian, c’è il rischio di un cedimento e durante la neutralizzazione si decide la sostituzione del musetto e delle gomme, passando alle Supersoft. Purtroppo non è l’unico danno per la SF70H, che perde carico per un problema al fondo scocca. Kimi intanto ha perso terreno nel duello con Ricciardo e si ritrova sesto: uscendo sull’erba ha rovinato anche lui qualcosa.

Verstappen si ferma in pista alla curva 3 ed “esce” un’altra safety, stavolta virtuale. La gara riprende al giro 14 e quattodicesimo è anche Seb, che si libera subito di Grosjean. Al giro 18 Kimi, che sta avendo una gara complicata, va ai box e monta le gomme a banda rossa, mentre Seb è già 11esimo. Passa anche Hulkenberg ed entra in zona punti, quindi attacca e supera Stroll alla chicane. Kimi si libera di Alonso ed è sesto, due posizioni indietro c’è già Sebastian che vince il duello con Magnussen, poi con Fernando.

Non è facile, con due vetture danneggiate: al 42esimo passaggio fermiamo Kimi ai box per gomme nuove, le velocissime Ultrasoft. Seb resta fuori fino al giro 50, liberandosi dal traffico davanti, ma dovrà ricostruire ancora la sua gara con le gomme viola, che stanno facendo volare Kimi. Inizia a demolire i tempi sul giro, scende sotto 1’15” quando mancano 10 giri. Scavalca Kimi che accusa un problema sul controllo di frenata. All’inizio del 66esimo giro Seb fa il miracolo, rischiando tutto contro Ocon che può anche lui usare il DRS. Mette Perez nel mirino e lo infila all’inizio del penultimo passaggio. La sua gara finisce ai piedi del podio, Kimi porta la sua #7 ferita al settimo posto. “Grazie ragazzi” è il primo commento di Maurizio. Ci sta tutto.

 

SEBASTIAN VETTEL:

“Penso di non essere partito troppo bene, ma nemmeno particolarmente male. La macchina era buona e penso fosse chiaro che oggi avremmo dovuto fare meglio del quarto posto, ma ormai è andata così. Nel complesso sappiamo di avere una macchina forte. Riguardando la partenza, direi che io e Valtteri abbiamo cercato l’interno della curva quando è arrivato Max, ma sono cose che succedono. Poi, con la safety car in pista, non mi ero reso conto che il danno all’ala anteriore fosse grave come era in realtà: ce ne siamo accorti solo riaccelerando. Ulteriori danni ci sono stati ad altre parti della vettura, difficile dire quanto mi siano costati in termini di tempo sul giro, ma non “sentivo” la stessa macchina dei primi due giorni. Tuttavia il passo non era male e avrei voluto che la gara durasse qualche giro in più per finire sul podio qui il trofeo è così bello… Era il mio obiettivo e l’ho mancato, ma stiamo crescendo come squadra.”

 

KIMI RAIKKÖNEN:

“Alla partenza ho avuto problemi di pattinamento alle gomme e per questo ho perso qualche posizione. Da quel momento la mia gara non è stata facile; nei primi giri ho fatto molta fatica, non era facile sorpassare. Abbiamo deciso a quel punto di cambiare strategia e passare a due soste, per cercare una maggiore prestazione con gomme fresche. Stavamo andando bene e ci apprestavamo a riprendere le vetture davanti, ma un problema ai freni ci ha impedito di sfruttare il vantaggio di prestazione. Negli ultimi dieci giri ero praticamente senza freni; è un vero peccato, ma almeno siamo riusciti a portare a casa la macchina e prendere qualche punto. Non è stata una giornata facile, ma ogni tanto va così. Se questa è la nostra giornata negativa, dobbiamo prenderla com’è e andare oltre.”

 

 

MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING DI PIRELLI
“Oggi il clima era più ventilato rispetto al resto del weekend, e la gara ha visto alcune safety car nei primi giri. Questi fattori hanno aggiunto molte variabili nel calcolo delle strategie, e per questo abbiamo visto i team utilizzarne diverse per ottimizzare le varie circostanze. Lewis Hamilton ha effettuato con le ultrasoft un primo stint lungo che gli ha consentito di completare poi la gara con pneumatici supersoft: la stessa strategia adottata anche dalle Force India nella lotta per il podio. Ferrari ha reagito alla prima sosta anticipata di Vettel con una strategia su due soste per recuperare posizioni alla fine.”