GRAN PREMIO DEL BRASILE 2017 – ANTEPRIMA

Interlagos, Sao Paulo – World Copyright: LAT Images

E’ la città più grande delle Americhe, e quasi sicuramente non la più bella. Ma São Paulo, per i brasiliani e per il mondo, è anche “la città” della Formula Uno. Delle 44 edizioni disputate finora (più la gara inaugurale, non titolata, del 1972) solo dieci si sono corse al Jacarepaguà di Rio. Tutte le altre a Interlagos, un sobborgo a sud della capitale. La metà dei piloti brasiliani che hanno corso in Formula 1 viene dallo stato paulista: Fittipaldi, Pace (a cui è dedicato l’impianto), Senna, Barrichello, Massa per citare i più conosciuti. Il tracciato originale era lungo quasi otto chilometri, si estendeva oltre l’attuale “esse” dedicata ad Ayrton Senna e faceva arrabbiare i piloti per le pessime condizioni dell’asfalto, dovute anche ai movimenti del terreno paludoso. Oggi siamo all’estremo opposto con una pista di poco più di 4 chilometri e un rettilineo di soli 650 metri, anche se l’ultima parte si percorre tutta in accelerazione.

Interlagos, Sao Paulo – World Copyright: LAT Images

L’albo d’oro del Gran Premio, per la Scuderia Ferrari, vede i nomi di Lauda, Reutemann, Mansell, Prost, Schumacher, Massa e naturalmente di Kimi Raikkonen, che nell’avventurosa edizione 2007 vinse a Interlagos anche il titolo mondiale (qualcuno asserisce di avergli visto una lacrima, quando si tolse il casco e il passamontagna ai box per ringraziare tutti). Da qualche anno anche il paddock paulista ha cambiato fisionomia: lo stretto corridoio tra garage e hospitality ha lasciato il posto a una struttura più moderna e spaziosa. Del passato restano i caratteristici nomi delle curve: Bico de Pato (becco d’anatra, così detto per la forma stretta e allungata), Mergulho (tuffo), così chiamata per via della pendenza, e Laranjinha (letteralmente piccola arancia), perché le “arance” per i brasiliani sono i piloti inesperti, e questa piega non fa per loro…

Interlagos, Sao – World Copyright: LAT Images

Per il penultimo Gran Premio del 2017, Pirelli ha nominato P Zero White Medium, P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft. La mescola medium sarà utilizzata per l’ultima volta quest’anno proprio in Brasile. Il giro a Interlagos è uno dei più corti e intensi di tutto il calendario, anche in termini di sforzo richiesto. Sono presenti curve veloci in sequenza, oltre a costanti cambi di elevazione e condizioni climatiche che possono variare dal caldo intenso alla pioggia torrenziale. Così come per altre gare, anche in Brasile la scelta di mescole è più morbida di uno step rispetto al passato: la medium sarà quindi la gomma più dura tra quelle disponibili.