SEBASTIAN VETTEL TRIONFA A SPA CON UNA STRATEGIA A UN PIT STOP SUPERSOFT-SOFT DOPO ESSERE PARTITO 2°. UNA SOSTA PER LA MAGGIOR PARTE DEI PILOTI MA CON ALCUNE DIFFERENZE DI STRATEGIA. PRIMO STINT PIÙ LUNGO GRAZIE ALL’INGRESSO DELLA SAFETY CAR DOPO UN INCIDENTE IN CURVA 1.
Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio del Belgio con una strategia a una sosta da supersoft a soft: la stessa tattica adottata anche da Hamilton (2°) e Verstappen (3°), oltre che da tutti gli altri i piloti di testa. Unica eccezione: Valtteri Bottas, 4° al traguardo (17° al via) dopo aver optato per due pit stop. Il pilota finlandese della Mercedes ha firmato il giro veloce in gara in 1’46.286s su pneumatici soft, migliorando il precedente riferimento ottenuto nel 2017 da Vettel con pneumatici ultrasoft. Perez e Ocon, dopo i recenti problemi avuti dal loro Team, hanno ottenuto un grande risultato chiudendo rispettivamente 5° e 6°. Carlos Sainz, Stoffel Vandoorne e il ritirato Kimi Raikkonen sono stati gli unici piloti a utilizzare i P Zero White medium, in una gara caratterizzata all’inizio dal periodo di safety car dopo un incidente in curva 1. Dopo la pioggia di ieri, le condizioni meteo oggi sono rimaste buone, con 19° ambiente.
Peccato per Kimi Raikkonen tamponato al via
E sono cinque. Cinque successi finora per Sebastian Vettel e la Scuderia Ferrari, alla quale il successo in Belgio mancava dal 2009. Sebastian Vettel deve ora recuperare 17 punti nel mondiale Piloti, mentre la Scuderia ne ha dovuti cedere altri 5 nel Costruttori per via del ritiro di Kimi, tamponato al via da Ricciardo. Il passo della SF71H gli avrebbe consentito un grande risultato, anche partendo in terza fila. Ma adesso arriva Monza.
IL FILM DELLA GARA. Seconda piazza in griglia per Seb, sesta per Kimi. Partenza regolare ma subito una McLaren vola in aria: è quella di Alonso, tamponato da Hulkenberg. Altre vetture vengono danneggiate, e Kimi comunica via radio di avere forato la posteriore destra (probabilmente in un contatto con Ricciardo); ma l’attenzione davanti è per Sebastian che sulla salita di Kemmel infila subito Hamilton portandosi in testa, prima che la gara venga neutralizzata dalla safety car. La n.7 rientra ai box e monta le gomme media, con qualche danno sul fondo e alla carrozzeria.
Quattro giri se ne vanno così. Alla ripartenza Vettel resiste agli attacchi e prende un po’ di spazio. Il suo compagno, intanto, fatica a guidare la macchina incidentata e rientra in corsia box per controllare i danni e intervenire sull’ala anteriore. Ma tutto è inutile, rientra e parcheggia.
Il ritmo del duo di testa è quasi identico e i due team si studiano per il primo pit-stop. Inizia Hamilton a metà gara, monta le Soft. Seb forza il ritmo preparandosi alla sosta. Anche per lui gomme gialle, pit-stop perfetto e il pilota si congratula. In uscita è ancora primo. Sul traguardo il vantaggio è di 1”9. Al 25° passaggio Seb segna il giro veloce.
A 15 giri dalla fine, la Ferrari ha oltre quattro secondi di margine. La chiave potrebbe essere nella gestione delle gomme, ma la battaglia non è certo finita. Al giro 35 iniziano i doppiaggi. Cinque giri, il distacco è a 7” e continua a salire. Sul podio va David Sanchez, il capo dei tecnici aerodinamici. “Grandissimi tutti”, è il ringraziamento di Maurizio.