GP CANADA: LE PREOCCUPAZIONI DI PIERRE GASLY

Dan Mullan/Getty Images

Questo fine settimana ritorna dopo due anni il Gran Premio del Canada, dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia. Rispetto all’ultima edizione del 2019 sono cambiate moltissime cose, tra cui al primo posto troviamo le vetture. Le monoposto attuali sono molto più rigide e pesanti rispetto al passato e potrebbe risultare difficile superare i grandi cordoli del circuito di Montréal, in particolar modo nella curva 14 dove si trova il famigerato “Wall of Champion”, muro dei campioni, dove anni fa campeggiava la scritta, anche un po’ beffarda, “Welcome to Quebec”, benvenuti in Canada. Passare   sui cordoli in quel punto potrebbe far guadagnare molto tempo sul giro ma con queste vetture potrebbe essere difficile farlo.

Pierre Gasly ha parlato proprio di questo problema: “quello canadese è un altro circuito cittadino, e penso che quest’anno il circuito di Montreal sarà davvero difficile, soprattutto con queste nuove vetture che sono molto rigide, molto più delle precedenti. I grandi cordoli e le alte velocità saranno un vero banco di prova, così come l’ultima curva e il famoso Wall of Champions. Penso che dovremo evitare molto di più i cordoli, mentre prima dovevamo proprio passarci sopra per fare un giro veloce”.

“Sebbene sia un circuito urbano come le due gare precedenti” ha aggiunto “Montréal è una pista molto più veloce e scorrevole, con curve più veloci. Sulla carta questo suggerisce che potrebbe essere un po’ più complicato per la nostra vettura, quindi ciò significa che dovremo assicurarci di essere completamente preparati per poter sfruttare tutto il potenziale del pacchetto che abbiamo. Operativamente, la squadra deve essere al top della forma se vogliamo ottenere i risultati che l’auto è in grado di offrire, come abbiamo visto a Baku”, in cui è arrivato quinto.

Vincent Marre.