FP2: le due Mercedes davanti a tutti in Russia

Steve Etherington

Seconde prove libere dominate dalla Mercedes a Sochi: Bottas comanda, Hamilton dietro. Sesto tempo per Max Vertappen.

Il pilota della Red Bull ha eseguito il quarto cambio di power unit, che lo costringe a partire dal fondo della griglia nella gara di domenica.

Il suo rivale, Lewis Hamilton, non ha dovuto sudare più di tanto, nonostante abbia urtato il jackman all’uscita dei box. Il britannico si è poi scusato con il team via radio, chiedendo anche di essere aggiornato sulle condizioni del malcapitato.

Il britannico ha chiuso a 0.044 da Bottas, che a Sochi riesce sempre ad ottenere grandi risultati a Sochi.

Gran prova di Pierre Gasly che, nonostante l’ala anteriore danneggiata in curva uno sopra un dissuasore, è riuscito ad agguantare la terza posizione. Lando Norris ha conquistato il miglior giro con le soft.

Quinto Esteban Ocon che ha girato in 1’34″402.

Per sabato le previsioni metereologiche non sono delle migliori: è prevista pioggia, motivo per cui oggi era molto importante per i team raccogliere più dati possibile.

Ricciardo, vincitore dell’ultimo GP di Monza, ha accusato diversi problemi all’auto: fin dalla partenza il team ha avuto difficoltà a ricevere i dati e il pilota ha chiuso con un diciassettesimo posto tutt’altro che esaltante.

Pomeriggio poco positivo anche per Giovinazzi, che è andato in testacoda e ha sbattuto con il retrotreno della sua Alfa Romeo in uscita dalla 1. L’auto del pugliese ha riportato notevoli danni: la gara è stata brevemente interrotta e l’italiano ha chiuso in quattordicesima posizione, due posizioni dietro a Kimi Raikkonen.

Settima posizione per Carlos Sainz, alle sue spalle Fernando Alonso e Sebastian Vettel, che ha finito sei posizioni davanti al suo compagno Lance Stroll.

Decimo Charles Leclerc, che domenica partirà però dal fondo della griglia a causa della sostituzione della power unit.

Tredicesima casella per George Russell, tre posizioni davanti a Latifi. Diciottesimo Tsunoda, completano il quadro i due della Haas Mazepin-Schumacher.

Vincent Marre.