
Il padrone di Red Bull, Christian Horner, ha nuovamente criticato Toto Wolff per il modo in cui critica la sua squadra.
La Mercedes ha conquistato solo sei punti nelle ultime due gare, Monaco e Azerbaigian, segnando la sua peggior prestazione in due gare consecutive dalla fine del 2012.
Dopo aver visto Lewis Hamilton sprecare un’occasione d’oro per vincere a Baku, dove la squadra è partita senza un solo punto, Wolff ha detto che la sua squadra doveva invertire la rotta nelle gare successive.
Parlando di Baku, Wolff ha dichiarato: “Dobbiamo solo essere i migliori e dare il meglio di noi, solo così potremo migliorare le nostre prestazioni”.
“Sicuramente anche noi abbiamo contribuito alla pessima prestazioni, non siamo riusciti a fornire ai piloti un insieme competitivo e questo ci dispiace molto.
C’è sicuramente frustrazione. Non è solo l’incidente alla fine che ci dispiace, ma tutto il complesso che non soddisfa le nostre aspettative. Tutti noi insieme: Lewis, gli ingegneri, me stesso, tutti nel team”.
La Mercedes è dietro la Red Bull in entrambi i campionati, sia quello dei piloti che quello dei costruttori, ma nelle prossime settimane potrebbe cambiare tutto e la situazione si potrebbe ribaltare.
Durante il weekend del GP dell’Azerbaigian, Wolff e Horner avevano entrambi parlato pubblicamente dell’altro durante una polemica sull’ala “flessibile” della Red Bull.
Pare che la Mercedes si sia irritata particolarmente per la questione dell’ala, anche se non ci sono prove concrete.
C’erano suggerimenti che la Mercedes avrebbe protestato contro l’ala dopo la gara, anche se ciò non si è concretizzato. Ad un certo punto, Wolff ha addirittura descritto Horner come un ‘pallone gonfiato’.
Domenica sera il capo della Red Bull non ha perso l’occasione di ribattere: “E’ stato detto molto sui commenti di Toto, specialmente in questo fine settimana. Non si pone problemi a criticare anche duramente il suo team, io semplicemente non condivido questa sua scelta ma ovviamente è libero di dire quello che vuole e gestire la Mercedes come meglio crede”.
Vincent Marre.