GRAN PREMIO D’UNGHERIA 2019 – ANTEPRIMA

Mark Sutton / LAT Images

Quello che si corre domenica è il 34° Gran Premio di Ungheria che è anche per tradizione l’ultima gara prima della pausa estiva imposta da Formula 1 ed attesa da tutti i team. La gara si è sempre corsa sulla pista dell’Hungaroring, alle porte di Budapest, tracciato che ha subito diverse variazioni anche se mai di rilievo e sul quale la Scuderia Ferrari si è imposta sette volte.

La maggior parte dei piloti ha iniziato la carriera sui kart, e il circuito dell’Hungaroring ricorda molto le piste da go-kart, grazie alla serie continua di curve strette e tortuose sulle quali i pneumatici lavorano senza sosta. Per il Gran Premio d’Ungheria, Pirelli ha nominato C2, C3 e C4 quali White hard, Yellow medium e Red soft.

Mark Sutton / LAT Images

 

CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO

  • Hungaroring si contraddistingue per la rapida successione di curve, la maggior parte delle quali lente. I pneumatici lavorano costantemente, senza possibilità di raffreddarsi.
  • La media delle temperature ambiente e asfalto sono tra le più elevate della stagione. Il caldo non solo aumenta il degrado termico, ma rappresenta anche una vera sfida per i piloti. Oltre ad essere lento, questo circuito è situato in una conca: di conseguenza il flusso d’aria sulle monoposto è scarso.
  • I livelli di usura e degrado dei pneumatici sono generalmente bassi. Le tre mescole nominate per questa gara sono simili a quelle del 2018, quando furono scelte medium, soft e ultrasoft. La mescola C2 (la hard in Ungheria) è leggermente più morbida rispetto alla medium 2018 e viene spesso utilizzata anche quando viene nominata come hard. In nove gare su undici finora disputate sono state utilizzate tutte e tre le mescole.
Sam Bloxham / LAT Images)
  • I team usano configurazioni ad alto carico aerodinamico, adatte per questo tipo di circuito, sul quale è molto importante anche il grip meccanico.
  • Nel 2018 i tre piloti a podio hanno usato tre diverse strategie. Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto con una sosta ultrasoft-soft, fermandosi al giro 25 (di 70) e senza mai utilizzare la mescola più dura. Tattica alternativa soft-ultrasoft per Sebastian Vettel, secondo, mentre Kimi Raikkonen è arrivato 3° con due pit stop effettuati.
  • L’attuale record in gara (1m19.071s) appartiene a Michael Schumacher e risale al 2004.