
Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Russia dopo essere partito 2°, grazie a una sosta medium-soft durante la virtual safety car. Stessa strategia per il compagno di squadra Valtteri Bottas, 2° al traguardo. Ci sono state diverse tattiche nei 53 giri della gara, condizionata da due safety car: una nelle primissime fasi, l’altra dopo la metà.

PUNTI CHIAVE
- Mercedes è stato l’unico Team nella top 10 a partire su pneumatici C3 medium, a differenza delle due Ferrari, al via su C4 soft.
- Hamilton e Bottas hanno effettuato un primo stint più lungo rispetto alle Ferrari, fermandosi per l’unico pit stop durante la virtual safety car e passando ai pneumatici soft.
- Dopo il pit stop delle due Mercedes, Leclerc si è trovato in 3ª posizione: a quel punto, Ferrari ha deciso di cambiare la strategia e optare per una seconda sosta medium a soft, al giro 30.

- Alexander Albon (Red Bull) è stato il pilota ad aver recuperato più posizioni rispetto agli altri, chiudendo 5° con una sosta medium-soft, dopo essere partito dalla pit lane.
- Quasi tutti i piloti sono partiti su soft e medium: unico su C2 hard nella prima parte di gara è stato Daniil Kvyat (Toro Rosso), al via dalla 19ª posizione.
- Quattro piloti – su 15 classificati – si sono fermati due volte, nonostante la strategia teoricamente più veloce fosse quella a una sosta. Tra questi anche Leclerc. I due periodi di safety car hanno condizionato pesantemente la tattica di gara.

COME SI SONO COMPORTATI I PNEUMATICI
- HARD C2: Usata solo da 3 piloti, nonostante fosse una delle mescole più utili per il secondo stint, considerate le ottime prestazioni di medium e soft.
- MEDIUM C3: Una mescola chiave nella strategia Mercedes. Con bassi livelli di degrado, i piloti al via su C3 medium hanno potuto allungare il primo stint, lasciando aperta ogni strategia possibile.
- SOFT C4: Max Verstappen ha sfruttato al meglio la soft C4 nella prima parte di gara, con un primo stint da 28 giri che gli ha permesso di recuperare posizioni. Scelta da Hamilton per firmare il giro veloce in gara.