LEWIS HAMILTON VINCE CON UN PIT STOP DA ULTRASOFT A SOFT E CON TEMPERATURE ASFALTO OLTRE I 50°. SEBASTIAN VETTEL CHIUDE 2° PER LA FERRARI CON UNA STRATEGIA ALTERNATIVA DA SOFT A ULTRASOFT. SECONDO TEST IN-SEASON IN PROGRAMMA MARTEDÌ E MERCOLEDÌ CON TORO ROSSO IMPEGNATA NEI TEST DI SVILUPPO PIRELLI.
Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Ungheria con una strategia a una sosta da ultrasoft a soft dopo essere partito dalla pole position. Sebastian Vettel ha optato per una tattica alternativa a una sosta da soft a ultrasoft: una scelta che gli ha permesso di arrivare 2° al traguardo. Stessa strategia anche per Daniel Ricciardo, autore di una rimonta dalla 12ª alla 4ª posizione. Kimi Raikkonen, 3° classificato, ha effettuato due soste. Dopo aver raggiunto i 60° poco prima del via, le temperature asfalto sono rimaste estremamente elevate per tutta la durata del Gran Premio. Tutti i Team, a eccezione di Haas, torneranno di nuovo in pista all’Hungaroring nel secondo test in-season, in programma martedì e mercoledì, con Toro Rosso impegnata con una seconda monoposto nei test di sviluppo Pirelli in ottica 2019.
Vettel e Raikkonen protagonisti nel finale: 33 punti per la Scuderia Ferrari
Da una seconda fila in qualifica a un doppio podio in gara. Sebastian Vettel secondo, Kimi Raikkonen terzo, la Scuderia Ferrari ha raccolto probabilmente il massimo in una domenica difficile. Resta la curiosità, o il rimpianto forse, di immaginare cosa sarebbe successo senza una piccola esitazione al box. O senza la pioggia al sabato pomeriggio. Ma la SF71H si conferma forte dappertutto, e il sorpasso di Vettel su Bottas è il momento più bello della corsa.
IL FILM DELLA GARA. Gomme Ultrasoft per Kimi che parte dalla terza posizione; Seb, dietro di lui, monta invece le Soft, unico fra i primi quattro: meno spunto al via ma maggiore durata. La partenza è regolare alla seconda curva, Seb va all’esterno di Kimi e lo passa. Adesso il suo compito è controllare il passo.
Raikkonen invece anticipa tutti entrando al giro 15 e passando alle mescole Soft. Bottas copre la manovra al passaggio successivo. Dopo venti giri, Seb inizia ad accelerare il ritmo, con l’obiettivo di accumulare su Bottas il distacco necessario a stargli davanti dopo la sosta ai box. Intanto riduce lo svantaggio su Hamilton, che va in pit lane al giro 26 e monta pneumatici Soft (Option, se siete ingegneri).
Sebastian continua a guadagnare su Valtteri, e quindi a rimanere in pista. Anche Kimi sta recuperando sul connazionale, dopo aver perso un po’ di tempo al pit-stop per ripulire la presa del freno da detriti di gomma.
Dopo 33 giri Raikkonen è già in zona DRS dietro a Bottas, ma passare qui non è facile e ci sono i doppiati da schivare. Anche Seb chiede aiuto al box perché solleciti le bandiere blu.
Trentanovesimo giro, escono i meccanici della Ferrari, ma lo stop è per Kimi. Un altro set di gomme gialle. Subito dopo, come da strategia, tocca a Seb per montare le Quali, le gomme Ultrasoft a banda viola. Ma la sosta dura più del previsto e la SF71H torna fuori dietro a Bottas che aveva spinto al massimo.
Duello in pista, Seb punta l’avversario (mentre per Kimi c’è un giro veloce). In realtà, più che attaccare adesso serve stare non troppo in scia per tenere sotto controllo le temperature freni.
Ultimi venti giri, la n.5 si riporta sotto prima di una Virtual safety car per Vandoorne fermo in pista. Si riprende, Vettel ha le Ultrasoft ancora in ottima forma, ma l’Hungaroring, dopo Monaco, è la pista peggiore per chi vuole vedere i sorpassi. Alle spalle dei due, intanto, si è avvicinato decisamente Kimi. Su un altro circuito, sarebbe una volta avvincente.
Giro 65: Sebastian attacca deciso all’esterno, incrocia la traiettoria in curva 2 e si porta davanti a Bottas, che per difendersi urta la Ferrari e danneggia l’ala anteriore, dando strada a Kimi. La gara si ribalta, è tardi per il bersaglio più grosso, ma non per una bella prova di orgoglio. E di competitività.