Dopo Monaco e Canada, tornano in pista i P Zero Pink hypersoft, nominati per la terza volta quest’anno. Quella di Singapore è la quarta gara del 2018 che presenta un ‘salto’ di mescola nella nomination, dato che non saranno disponibili i pneumatici Red supersoft. Insieme ai Pink hypersoft, infatti, sono stati scelti Purple ultrasoft e Yellow soft, in una combinazione finora inedita. A Singapore si disputa l’unico Gran Premio in notturna di tutta la stagione: una gara spettacolare che presenta sfide uniche.
Marina Bay e Montreal? Due piste tutte diverse. Eppure…
Che cos’hanno in comune il GP di Singapore e quello del Canada? Poco, verrebbe da dire, visto che uno è un circuito cittadino e l’altro una pista super-veloce, che uno si corre in notturna e l’altro alla luce del sole. Eppure fra la gara che precede la lunga stagione europea e quella che ne segue la conclusione, qualcosa di analogo c’è: le sedie. Nel complesso programma logistico di Scuderia Ferrari, infatti, parte del materiale di arredamento delle hospitality utilizzato a Montreal “riappare” proprio per la gara nella piccola repubblica asiatica. E’ solo uno degli esempi di quanto sia delicato il lavoro di chi programma gli spostamenti di materiale. Un’altra affinità, per quanto possa sembrare strano, sono i freni. Certo, a Marina Bay i piloti non affrontano le violente staccate tipiche dell’Ile de Notre Dame. Ma la frequenza delle frenate – una quindicina a ogni giro – e la difficoltà nel raffreddare dischi e pastiglie nell’umido clima equatoriale, rendono Singapore una delle piste più impegnative per l’impianto frenante, nonostante le medie orarie (183,272 quella di Vettel per la pole dell’anno scorso) siano fra le più basse del campionato.
Il GP di Marina Bay è entrato in calendario nel 2008 come la prima gara notturna nella storia della Formula 1. Una sfida enorme per preparare il tracciato, su strade normalmente trafficate, concepire e realizzare l’impianto di illuminazione, assicurare sicurezza e logistica. A distanza di dieci anni, si può dire che la gara abbia “vinto” l’inevitabile concorrenza con la vicina Malesia, che si è ritirata dal calendario. Oltre alle frenate (e ai consumi, elevati per via delle continue accelerazioni e frenate) sono importanti la trazione in uscita di curva e la concentrazione al volante. Quanto alle gomme, si “salta” una mescola: a disposizione, infatti, saranno Soft, Ultrasoft e Hypersoft.
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI
- Il tracciato e la temperatura asfalto evolvono in modo diverso rispetto al solito, dato che le sessioni iniziano nel pomeriggio e continuano nel corso della serata.
- Presenta il maggior numero di curve (23) di tutta la stagione: di conseguenza i pneumatici lavorano costantemente.
- Marina Bay è un circuito cittadino, quindi si presenta ‘sporco’, soprattutto nelle prime sessioni. I piloti devono prestare particolare attenzione a tombini e linee bianche.

- Nel 2017, Lewis Hamilton ha vinto con una strategia a una sosta, passando da intermedi a ultrasoft al giro 29. Per la prima volta, infatti, il Gran Premio si è svolto in parte sul bagnato.
- In tutte le gare finora disputate a Singapore (dal 2008 al 2017) è sempre entrata la safety car. Un fattore che influenza la strategia, in una gara che spesso è arrivata al limite delle due ore.
- Il pneumatico posteriore destro è quello maggiormente sollecitato, sul secondo giro più lento dell’anno (dopo Monaco).