
PROBABILI STRATEGIE
La strategia per i 78 giri del GP Monaco tende a essere sempre quella: un solo pit-stop, con stint di diversa lunghezza e varie possibili combinazioni fra le mescole utilizzate. Con la sua difficoltà per i sorpassi, il tracciato rende chiave la posizione al via. Le due variabili principali per il risultato sono la safety car – molto frequente a Montecarlo, come dimostrano anche i tre incidenti di oggi – e il meteo.

La previsione è per un GP asciutto, ma il quadro generale contiene un po’ di variabilità. I primi 10 in griglia partiranno con mescola Red soft e molti li imiteranno nelle posizioni più indietro; ma la Yellow medium e la White hard hanno dimostrano di essere scelta efficace per la seconda parte di gara. Qualcuno potrebbe fare la scelta opposta: medium o hard per un lungo stint iniziale e quindi soft per il finale.

DA TENERE D’OCCHIO
- La mescola tenera Red soft è stata l’unica utilizzata in tutte le tre sessioni di qualifica. Con il suo vantaggio di oltre mezzo secondo al giro nei confronti della Yellow medium la scelta è stata quasi obbligata.
- È stata una qualifica con distacchi ridotti e con un finale shock, quando la Ferrari di Leclerc, già in pole position, ha picchiato negli ultimi secondi, causando lo stop per bandiera rossa e interrompendo anticipatamente la lotta per la pole.

- Nonostante la pioggia della scorsa notte, la condizione del tracciato era simile a quella di giovedì: le temperature più basse di oggi (oltre 15 gradi in meno) hanno compensato la incompleta evoluzione dell’asfalto rispetto al solito. A inizio Q3 parecchi piloti si sono tuffati subito in pista per evitare il rischio dell’arrivo della pioggia nel finale di sessione.