LEWIS HAMILTON CONQUISTA LA POLE POSITION SU SUPERSOFT
E FIRMA IL NUOVO GIRO RECORD A BAKU
DA INIZIO A FINE QUALIFICHE USATI SOLO PNEUMATICI SUPERSOFT
STRATEGIA A SOSTA UNICA LA PIÙ PROBABILE PER LA GARA
CON USURA E DEGRADO AL MINIMO SU TUTTE LE MESCOLE
Lewis Hamilton ha firmato il nuovo record del circuito cittadino di Baku grazie al tempo di 1m40.593s (oltre due secondi inferiore rispetto alla pole del 2016) ottenuto con pneumatici P Zero Red supersoft. Tutti i piloti hanno montato solo pneumatici supersoft dall’inizio alla fine delle qualifiche, con Hamilton che ne ha utilizzato un set nuovo in Q1 e Q2, prima di usare due set nel Q3. L’ultima sessione di qualifiche è stata interrotta da una bandiera rossa a tre minuti e mezzo dal termine, con Hamilton che ha conquistato la pole proprio nel rush finale disputato contro i principali avversari. Le temperature asfalto alla fine del Q3 erano inferiori di circa 10 gradi rispetto all’iniziodella sessione, con i piloti che hanno tratto vantaggio anche dalla pista più gommata dalle sessioni precedenti. La strategia più probabile per la gara è a sosta unica, anche se potrà essere influenzata dall’ingresso della safety car.
Al termine della sessione di qualifiche disputata oggi sul circuito azero, Kimi Raikkonen ha ottenuto il terzo tempo finale con il crono di 1:41.693 . Il compagno di squadra tedesco, Sebastian Vettel, ha il quarto miglior crono (1:41.841). Gran lavoro dei meccanici ai box per approntare la SF70H di Sebastian Vettel in tempo per la sessione, dopo il problema idraulico manifestatosi nelle libere. Per la qualifica la Scuderia Ferrari ha utilizzato solo set di pneumatici Supersoft per entrambi i piloti.
I piloti della Scuderia Ferrari hanno ottenuto la seconda fila sulla griglia di partenza per il Gran Premio dell’Azerbaijan di domani, dopo una terza sessione di prove libere movimentata che ha visto i nostri meccanici fare un grandissimo lavoro sulla vettura di Seb, cambiando il motore per precauzione dopo un problema idraulico.
Kimi ha ottenuto la terza posizione e ha così commentato:
“Il tema principale del weekend è stato quello di far funzionare bene le gomme ed oggi abbiamo avuto qualche difficoltà in più rispetto a ieri. Se riesci a farle lavorare al 100% su di un giro vai forte, ma oggi non è andata sempre così. Quando riuscivamo a farlo, la macchina andava bene, ma questa sensazione cambiava di giro in giro e da un set all’altro. Non mi sentivo sicuro a spingere nella prima curva. Era facile scivolare o commettere un piccolo errore. Ero sempre al limite della prestazione, ma all’ultimo giro è andata meglio. La terza posizione non è così male e la accetto con piacere. Credo che abbiamo fatto il massimo che potevamo. In gara, con più giri, le gomme dovrebbero lavorare meglio. Sono fiducioso che domani potremo essere più vicini ai nostri avversari”.
Sebastian non ha cercato scuse, pur in una giornata difficile:
“Il risultato è abbastanza buono, ma ovviamente non sono del tutto contento e le qualifiche non hanno aiutato. Non ho scuse, avrei potuto fare di meglio. Credo di aver preso il ritmo alla fine, ma non sono riuscito a fare tutto giusto. Non siamo stati abbastanza veloci ma domani credo che avremo qualche buona chance. In gara la nostra macchina è forte e lo è stata anche ieri nelle simulazioni sulla distanza. Vediamo come andrà. Ho iniziato la mia sessione un po’ a rilento, poi a partire dalla Q2 penso di aver avuto la macchina sotto controllo. Ma la Q3 non è andata benissimo. Sono stato costretto a fermarmi alla fine della pit-lane quando è uscita la bandiera rossa e le gomme si sono raffreddate. Domani, comunque, potrebbe essere un’altra storia”.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING DI PIRELLI
“Le qualifiche sono andate come previsto, con una pista più gommata e temperature asfalto in calo durante la sessione. La maggior parte dei team ha effettuato un giro di uscita dai box, più un ulteriore giro di riscaldamento prima di registrare i migliori tempi, ma ciò non è stato possibile dopo la bandiera rossa alla fine del Q3. Tuttavia i giri più veloci sono arrivati proprio nello sprint finale. Guardando alla gara, è chiaro che usura e degrado sono molto bassi, anche su pneumatici supersoft; per questo motivo ci aspettiamo una strategia a sosta unica, con i piloti che sfrutteranno il più possibile i pneumatici supersoft. La gara potrebbe vedere l’ingresso della safety car o che si verifichino incidenti: i team dovranno essere in grado di trarre vantaggio da circostanze in continua evoluzione.”