GRAN PREMIO DEL BRASILE – GARA

TANTE STRATEGIE E COLPI DI SCENA IN BRASILE. LEWIS HAMILTON VINCE A INTERLAGOS E MERCEDES CONQUISTA IL TITOLO COSTRUTTORI. UN SOLO PIT STOP PER LA MAGGIOR PARTE DEI PILOTI CON TEMPERATURE PIÙ ALTE: IN CINQUE SCELGONO STRATEGIE A DUE SOSTE.

Sorpassi, colpi di scena dal primo all’ultimo giro, diversi piloti in testa pronti a giocarsi tutto per la vittoria: questi i punti salienti di un Gran Premio del Brasile che si è rivelato estremamente tattico, con tre diversi approcci in termini di strategia da parte dei tre top team. I primi sei piloti al traguardo hanno usato cinque diverse strategie, con molte varianti nel resto del gruppo. Lewis Hamilton ha vinto la gara per Mercedes con una sosta da supersoft a medium, mentre Max Verstappen – leader della corsa fino a un incidente con una monoposto doppiata – ha scelto una strategia supersoft-soft, la stessa usata dal compagno di squadra Daniel Ricciardo per arrivare 4° e rimontare dall’11esima posizione in partenza.

Nella top 10, gli unici piloti a partire su soft sono stati i due Ferrari: Kimi Raikkonen è arrivato 3° dopo aver scelto i medium per il secondo stint, mentre Sebastian Vettel ha scelto una strategia su due soste, usando tutte e tre le mescole disponibili. I primi cinque al traguardo sono arrivati in meno di cinque secondi, in una gara davvero combattuta. Grande prestazione per Charles Leclerc su Sauber: il pilota monegasco ha usato la stessa strategia di Hamilton per difendere la 7a posizione fino al traguardo

Kimi Raikkönen terzo, Sebastian Vettel sesto per problemi ad un sensore

Interlagos – Podio per Kimi Raikkonen, terzo nel Gp del Brasile. Sebastian Vettel limita i danni derivanti da un problema a un sensore che rende la sua SF71H difficile da guidare. E’ stata una domenica difficile, in condizioni diverse da quelle viste fino alla qualifica. Ma almeno la Scuderia supera già, con una gara di anticipo, il numero di arrivi a podio del 2017.

IL FILM DELLA GARA – Sole o pioggia? L’eterno interrogativo di Interlagos. Prima del via fa caldo e l’asfalto supera i 40 gradi. Con una scelta ardita e ben calcolata, le due Ferrari si sono qualificate con le gomme Option, le Soft, più “durevoli” delle Supersoft. Vettel è secondo e Raikkönen quarto.
Allo stacco, la gomma più dura non dà vantaggio e Sebastian Vettel si trova un po’ bloccato da Hamilton e lascia sfilare Bottas. Kimi Raikkönen tiene dietro Verstappen, che però lo passa di forza all’inizio del secondo giro e poi si prende anche la terza posizione. Vettel blocca le ruote in frenata e Raikkönen ne approfitta.

Dopo dieci giri la scelta di gomma inizia a dare i suoi frutti e il duello tutto finnico fra Bottas e Raikkonen ne è la prova. Valtteri però difende bene e la Scuderia gioca di strategia; ai box si preparano le gomme ma il pilota passa ancora sul traguardo senza fermarsi. E’ il suo connazionale, invece a cambiare le gomme, seguito da Hamilton al giro seguente.

Ventottesimo giro, è Sebastian ad andare al pit-stop. Il cambio gomme avviene in tempo record, meno di due secondi. Kimi rimane fuori ancora per quattro passaggi, poi va ai box (altro capolavoro dei meccanici) uscendo proprio dietro a Seb, in caccia di Bottas.

La n.5 ha avuto problemi con un sensore già prima del via e i due piloti si scambiano le posizioni, con Kimi che subito fa il giro veloce e punta Bottas. A trenta giri dalla fine c’è un doppio duello: Kimi contro Bottas, Seb che si difende al limite da Ricciardo.
Colpo di scena al giro 44, con Ocon, doppiato, che si aggancia alla Senna con Verstappen e lo manda in testacoda. Intanto Kimi passa la Mercedes ed entra in zona podio, mentre Ricciardo vince un bellissimo duello con Sebastian, che per ovviare ai problemi di guidabilità decide di passare a una strategia a due pit-stop e montare un treno di Supersoft, che gli consentono di riprendersi in fretta la sesta posizione.

Davanti, i primi quattro sono separati da cinque secodi. Kimi dà il tutto per tutto e si tiene il podio, Seb fa quello che può ed è sesto. Non ci sono più titoli mondiali per cui lottare, ma siamo pronti a dare il massimo anche nell’ultima gara.