GP DEL BELGIO, L’AMAREZZA DI TOTO WOLFF

2022 Belgian Grand Prix, Saturday – Jiri Krenek

La Mercedes aveva lasciato l’Ungheria con il morale altissimo: pole position per George Russell e podio per entrambi i piloti. Sesto fine settimana di gara consecutivo in cui almeno uno dei due piloti saliva sul podio. Il modo migliore per ricaricare le batterie durante la pausa estiva ed affrontare la seconda parte di stagione.

Finita la pausa estiva, lo scenario in cui si sono trovati è decisamente diverso e il volto scuro di Toto Wolff a fine gara ne è la prova più evidente. Lewis Hamilton è stato costretto al ritiro per aver causato un incidente con Fernando Alonso durante il primo giro dove ha rovinato la monoposto. George Russell ha cercato di raggiungere ed insidiare Carlos Sainz per la terza posizione ma si è dovuto accontentare del quarto posto. Anche il risultato in qualifica non è stato dei più soddisfacenti: i due piloti Mercedes sono partiti in quarta e quinta posizione, ma senza le molteplici penalità inflitte a molti piloti, probabilmente si sarebbero dovuti accontentare della settima ed ottava posizione.

“Oggi non siamo andati forte, come è successo anche alla Ferrari. Non è, però, una consolazione. È più importante guardare cosa hanno fatto la Red Bull e Max Verstappen che hanno dominato la scena. Se non capiamo in fretta cosa sta succedendo, questo potrebbe essere un aspetto che potrebbe rovinare anche la prossima stagione. Non ha nemmeno molto senso parlare di aspettative qui a Spa, questa stagione è davvero strana: 3 settimane fa in Ungheria abbiamo centrato la pole position, dopo un venerdì difficile, quindi poi anche in gara abbiamo fatto molto bene, ottenendo un doppio podio. Quel risultato ci aveva dato la fiducia di poter pensare alla prima vittoria dell’anno ma già dalle qualifiche avevamo capito che non avremmo avuto la minima possibilità. Ripeto, dobbiamo capire la macchina. Lewis dice di pensare al 2023 ma se non troviamo qual è il problema non potremo pensare ad un buon 2023. Verstappen è in un campionato a parte, il divario è troppo grande. Spero che la pista di Zandvoort sia più adatta a noi. Oggi ci sarebbero tutti i motivi per essere depressi: in Ungheria pensavamo ‘sì assolutamente vinceremo una gara’, però non ci arrenderemo mai” ha detto Toto Wolff.

“Il fine settimana nel complesso è stato difficile”, ha aggiuntoil direttore tecnico di pista Andrew Shovlin. “Speravamo di andare avanti qui con i nostri aggiornamenti e mentre sembra che la Ferrari sia più vicina a noi sul passo di gara, la Red Bull chiaramente non lo è. Abbiamo lottato con i vari compromessi che la macchina ha qui, molto più delle gare che hanno portato alla pausa estiva e questo ha sicuramente reso le nostre vite più difficili. In molti modi questo ha fornito alcuni utili insegnamenti, l’auto non funziona ancora abbastanza bene su una serie di piste, quindi è chiaro che dobbiamo ampliare la finestra di lavoro”.

Vincent Marre.